(...), relativamente al reato di falso, ma per lo stesso reato lo hanno condannato a risarcire lAutorità portuale. Assolto invece per i reati di turbativa dasta e concussione.
Gli altri imputati: per il consulente Sergio Maria Carbone è stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per il reato di turbativa dasta; assolto, invece, dal reato di concussione (come in primo grado) perché il fatto non costituisce reato. Sia Novi, sia Carbone, però, sono stati condannati al risarcimento dei danni in favore dellAutorità portuale e della società Messina, da liquidarsi in separato giudizio (lammontare è di circa 9500 euro). Per quanto riguarda lex segretario generale dellAuthority Alessandro Carena, questi è stato assolto dal reato di turbativa dasta perché il fatto non costituisce reato, e dallaccusa di concussione perché il fatto non sussiste. È stata dichiarata lestinzione del reato per intervenuta prescrizione per il reato di falso e condannato a risarcire, per questo reato, lAutorità portuale. Per larmatore Aldo Grimaldi, infine, è stato dichiarato il non doversi procedere per estinzione di reato per la turbativa dasta del 2004.
Confermata lassoluzione per gli altri quattro imputati: lavvocato generale dello Stato Giovanni Novaresi, il dirigente di palazzo San Giorgio Filippo Schiaffino, il viceconsole della Culmv, Paolo Marchelli e limprenditore Aldo Spinelli, attuale presidente del Livorno calcio. La Procura aveva chiesto per Novi cinque anni e dieci mesi. I giudici, che sono rimasti in Camera di consiglio oltre cinque ore, posticipando la sentenza di ora in ora, hanno poi fissato il termine di 180 giorni (il doppio di quelli consentiti dal codice!) per il deposito della sentenza.
«Non sono per nulla soddisfatto di questa sentenza, soprattutto per quanto riguarda la parte civile» è stato il commento a caldo dellex presidente Novi, subito dopo la lettura del dispositivo della sentenza. Lo stesso Novi, daccordo con i suoi legali, si era battuto perché non fosse considerata la prescrizione (che, fra laltro, lasciava aperta la via per richieste di risarcimento danni). Lex presidente dellAutorità di Palazzo San Giorgio ha aggiunto: «Non volevo la prescrizione, volevo essere processato e ottenere lassoluzione piena da tutte le accuse. In ogni caso dal processo risulta la mia innocenza. Due di questi capi daccusa riguardano fatti assolutamente irrilevanti, il terzo è lunico per cui in primo grado ero stato condannato, a due mesi». In primo grado il giudice Maurizio De Matteis aveva cancellato a Novi dodici capi dimputazione su tredici. Diverso il commento del procuratore generale Enrico Zucca, titolare dellinchiesta in primo grado e che ha condotto laccusa anche in appello: «Limpianto accusatorio è stato confermato» ha detto, mentre i legali di Novi, lavvocato Cesare Manzitti e il già citato Cesare Conti Galeazzi, hanno annunciato che impugneranno la sentenza. «La prescrizione - ha sottolineato a questo proposito Manzitti - è stata applicata solo per tre imputazioni, mentre per le restanti dieci la corte dappello ha confermato la sentenza assolutoria di primo grado. Non comprendiamo le disposizioni civilistiche che capiremo quando avremo letto le motivazioni della sentenza».
Linchiesta della magistratura che, nel febbraio 2008, portò allarresto di Novi e che tanto scalpore destò a Genova, prese lavvio sulle procedure di assegnazione del terminal Multipurpose, uno dei più ambiti dello scalo. Lex presidente fu indagato con laccusa di aver fatto pressioni su alcuni terminalisti al fine di farli ritirare dalla gara di assegnazione del terminal dopo la rinuncia di Msc.
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