Sull'albo pretorio del Comune di Genova, almeno fino all'altro giorno, risultava che il candidato sindaco Marco Doria aveva dichiarato un preventivo per le spese elettorali di soli 18500 euro. Una favola, perché non si contavano quei denari spesi dalle altre liste che appoggiano il marchese rosso. Dopo la segnalazione de il Giornale, l'ufficio elettorale di corso Torino finalmente ha fatto pubblicare, come prevede obbligatoriamente la normativa, tutti gli schemi di bilancio che «per una disattenzione» non erano stati pubblicati.
La lista del Pd ha dichiarato una spesa di 61500 euro (tra cui 12500 per la pubblicità in televisione e 4800 in radio, 11300 per manifesti e scritti murali). L'investimento previsto dall'Idv risulta di 11300 euro, quello di Liguria Viva 13200, di Sinistra Ecologia e Libertà 10500, della Federazione della Sinistra 8500, del Partito Socialista Italiano 21mila, dei Consumatori e Pensionati 750. Il complessivo delle liste per il candidato sindaco Doria è quindi di 145250 e non di soli 18500 euro.
Dai compagni di Tursi arriva più «glasnost» anche per il candidato del centrodestra Pierluigi Vinai, che con la lista Pdl ha presentato un preventivo di 196500 euro. In realtà le spese elettorali delle liste che lo sostengono è di 332730 euro. Città Nuove del coordinatore ed ex assessore Pasquale Ottonello spende 95500 euro (25000 per la tv e 5000 per la radio, 35000 per manifesti e scritti murali). Poi ci sono quelle della Democrazia Cristiana con soli 730 euro e quella di Liguria Moderata di Andrea Cambiaso: «Il nostro preventivo è di circa 40mila euro, ma non li spenderemo tutti».
Se il Mil (Movimento Indipendentista Ligure) che sostiene Giuseppe Viscardi, ha sottoscritto uno schema di bilancio preventivo di 210mila euro «solo nella speranza - a loro dire - che qualche ricco patriota ligure sposasse la nostra causa», la lista collegata «Gente Comune», forse meno sognatrice e più con i piedi per terra, ha dichiarato 450 euro (zero per radio e televisione).
L'ultimo preventivo sconosciuto fino all'altro giorno, ma reso pubblico l'altro ieri è quello della lista civica La Nostra Genova, collegata al candidato sindaco della Lega Nord Edoardo Rixi.
Anche dopo laggiornamento dellalbo pretorio, lelenco dei preventivi di spesa non contiene ancora il dato personale riferito ai singoli candidati sindaci. Un dato che peraltro la legge non obbliga a fornire.
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