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Di Pietro non si smentisce e smentisce qualunque cosa

Su «mister condono edilizio 2012», ex Ulivo, ex Udeur, ex sottosegretario dei governi D'Alema e Amato, l'ex pm di Mani pulite nega il fatto: «Il capolista campano in Liguria Aniello Di Nardo non difende gli abusivisti, ma è contro qualunque forma di condono e in linea con la nostra politica». Anche se il 9 maggio 2012 in una delle sue battaglie al Senato «Nello» affermava convinto: «È innegabile che il contenzioso insorto dinanzi alla Corte costituzionale ha impedito di accedere alla sanatoria edilizia anche a quei cittadini campani, che avevano già presentato richiesta di concessione del titolo edilizio in sanatoria. A queste persone deve essere riconosciuto il diritto di beneficiare della sanatoria».
Sulle mutandine dipietriste e sull'indagine che coinvolge tra gli altri anche «miss regione 2013», ex hostess di Alitalia, nega la circostanza: «Maruska Piredda ha detto che non sono le sue. La nostra capogruppo si è presentata davanti ai miei ex colleghi della procura genovese e ha già precisato di non avere mai preso soldi pubblici per finalità estranee all'attività di consigliere regionale». Però, Piredda è indagata per peculato.
Sui catapultati dell'Ingroiellum, che ha portato il primo ligure in lista soltanto al quinto posto, si avvale della facoltà di non rispondere. E così pure sull'alleanza dei «manettari» con la sinistra radicale, da Verdi a Rifondazione a Pdci a taluni NoTav, anche se aveva recentemente detto che per il G8 i no global devono scusarsi perché «sono stati commessi crimini da entrambi i lati».
Sui vini di pregio francesi, la trippa per gatti e altre «spese pazze» dipietriste ed ex dipietriste (considerando anche i transfughi Marylin Fusco, Niccolò Scialfa, Stefano Quaini), allarga le braccia e si paragona a Gesù: «Quello si è fidato e ha cannato con uno. Io sono un povero Cristo e ho sbagliato con tanti. È una Caporetto generale. Se saranno rinviati a giudizio, l'Idv si costituirà parte civile».
Tonino è sempre Tonino. Uno spasso. Più che un incontro con i giornalisti, quella di ieri mattina al Circolo dell'Autorità portuale è una conferenza stampa cabaret. Prima non vedeva l'ora di arrivare (con l'orario dell'appuntamento rinviato e confermato una mezza dozzina di volte) poi è arrivato, anche per l'incontro con un centinaio di simpatizzanti. Di Pietro annuncia di volere sul palco i suoi angeli custodi. Proprio per non sbagliare mai più, nel seggio alla sua destra si siede il «rivoluzionario» ex mastelliano Nello Di Nardo, atterrato poco prima al Colombo e attaccato da Gennaro Migliore, deputato di Sel. Nel seggio alla sua sinistra si siede la fida Maruska Piredda, che ha fatto da accompagnatrice al capolista: Hogan nuove di zecca con brillantini e tacco dodici, trucco leggero e piumino attillato nero a la page.
In platea c'è chi si difende meglio: «Tengo a precisare - spiega l'assessore regionale Idv Gabriele Cascino - che non sono stato perquisito, né indagato».

E c'è chi ritiene i «pentiti» come dei testimoni del tutto attendibili: «Bisogna credere a Di Nardo quando afferma che è contro il condono edilizio - insiste l'ex capogruppo dei Verdi in Provincia Angelo Spanò - non si possono mettere in dubbio Ingroia, De Magistris e Di Pietro». Roba da Trio Medusa.

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