LA PROTESTA DEI LAVORATORI ERA DEGENERATA IN DISORDINIFincantieri, i sindacati scioperano per difendere i «sovversivi»

I lavoratori di Fincantieri non sono «pericolosi sovversivi» e, per gli scontri avvenuti davanti alla Prefettura di Genova il 24 maggio del 2011, «bisogna tenere presente che si stava lottando con forza per mantenere il posto di lavoro»: si basa su questo ragionamento la protesta della Fiom di Genova che, il 28 giugno, in concomitanza con l'udienza che coinvolge 18 lavoratori accusati di resistenza e lesioni aggravate, ha proclamato uno sciopero di 4 ore e una manifestazione di tutto il comparto metalmeccanico, che dalla Stazione Principe arriverà a via XII Ottobre. «La manifestazione era stata pacifica - insiste Giulio Troccoli, della RSU di Fincantieri - ma una volta arrivati in Prefettura, di fronte allo schieramento delle forze dell'ordine, c'è stata fortissima tensione, con lancio di oggetti contro gli agenti e la conseguente carica. Ricordiamo, però, che i lavoratori rischiavano di perdere il loro posto. Tutti sappiamo che non è una cosa giusta quella che è accaduta - conclude Troccoli - ma dev'essere contestualizzata».

Da quella manifestazione, ricordano in Fiom, partì tutto il procedimento che portò al salvataggio del cantiere di Sestri Ponente. «Leggere quella storia solo per quei pochi minuti davanti alla Prefettura - sottolinea Bruno Manganaro, Segretario Fiom Liguria - crediamo che sia sbagliato».

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