Provincia e marò: se la doppia verità è doppia menzogna

Ieri la surreale motivazione delle «continue ed improvvise riunioni» dell'Ente Provincia, dove notoriamente non ci si ferma un attimo, compreso il venerdì sera e il sabato mattina, due delle date possibili indicate nella nostra mail di richiesta della sala all'ufficio di gabinetto del commissario straordinario di Palazzo Spinola. Insomma, altro che ente inutile. Se lo volevano sopprimere è solo perchè sono dei cattivoni che non si rendono conto di come lì non ci si fermi un solo istante e che le riunioni, peraltro «continue ed improvvise», si susseguano a ritmo forsennato.
Oggi, come vi documenta benissimo qui a fianco il nostro Diego Pistacchi, la dimostrazione che le «continue e improvvise riunioni» in Provincia hanno parecchi momenti di pausa: quando si parla di Legambiente, piuttosto che di valdesi, di giuristi cattolici o di varie ed eventuali istanze. Tutte meritevolissime, per carità. Soprattutto, a dire della Provincia, tutte più meritevoli di quelle per riportare a casa i nostri marò. Perchè siano processati in Italia, secondo le norme del diritto internazionale, tutto qui.
Eppure, la richiesta di utilizzo della sala era perfettamente istituzionale, firmata da me e non da politici, e con la specificazione che si trattava di un incontro assolutamente apolitico, dove non vogliamo bandiere di partito, ma solo il Tricolore e i nastrini gialli al bavero che simboleggiano la battaglia a difesa dei due fucilieri presenti in India. Soprattutto, non sarà una manifestazione contro qualcuno, nemmeno contro il governo Monti, che pure ha pasticciato parecchio sulla vicenda, ma assolutamente pro. A favore di due ragazzi ingiustamente prigionieri dove non dovrebbero esserlo.


Fra l'altro, il comitato promosso dagli «Amici del Giornale» è assolutamente trasversale: si va da un battitore libero (s)moderato come Andrea Cambiaso, il primo a lanciare l'idea di una manifestazione da queste colonne, a un esponente storicamente e saldamente di sinistra come il consigliere regionale Nicolò Scialfa, uomo di «Diritti e libertà», la formazione guidata dall'ex capogruppo dipietrista Massimo Donadi. Dai due esponenti del Pdl che - pagando di tasca loro - hanno prenotato la sala dell'hotel Bristol per martedì alle 16,30, Matteo Rosso e Gianni Plinio, coppia di fatto delle buone battaglie politiche che si (...)

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