Stop al prezzo, avanti tutta. La Regione Liguria proseguirà anche per i prossimi tre mesi la campagna promozionale che intende mettere freno ai prezzi sui beni di prima necessità. La fase sperimentale partita lo scorso aprile andrà avanti fino a novembre grazie allaccordo tra Regione, Confesercenti e alcune catene di supermercati della Liguria. La scelta di portare avanti liniziativa è arrivata dopo il buon riscontro avuto dagli esercenti che hanno incrementato le vendite dei prodotti, per cui il costo è stato bloccato, del 20% per circa un milione di pezzi venduti in più.
I dati della prima parte della campagna hanno evidenziato un aumento delle vendite per i beni a prezzo bloccato a fronte di una diminuzione generale delle vendite pari al 3%. Il paniere dei beni «stoppati» conta 75 articoli per la grande distribuzione, 50 per la media e 25 per la piccola. Si tratta prevalentemente di merce alimentare marchiata dal gestore del supermercato. Diversi i dati per le singole realtà che hanno comunque evidenziato come la campagna «stop al prezzo» sia stata più sensibile proprio su come pasta, passata di pomodoro, olio extra vergine doliva e latticini: «Per noi si tratta comunque di una misura temporanea e tattica - spiega Francesco Belardini di Coop Liguria-. Purtroppo non possiamo permetterci di accollarci laumento del prezzo degli articoli e, soprattutto, dobbiamo renderci conto che in Liguria il costo della merce è elevato anche a causa di gravi problemi logistici». Una scelta strategica di marketing quella fatta dalle catene di supermercati che hanno aderito alliniziativa e che ha anche evidenziato come, in termini di costi, questa campagna sia costata mediamente 500 mila euro in termini di mancati introiti.
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