Ultimi 4 turni di campionato con Delio Rossi al comando dei blucerchiati e Ballardini a capo dei rossoblu. Sampdoria-Pescara 6-0, Torino-Sampdoria 0-0, Sampdoria-Roma 3-1, Napoli-Sampdoria 0-0: due vittorie a Marassi, due pareggi in trasferta, 9 gol fatti, uno subìto, 8 punti incassati, 2 la media-gara (teorica marcia da Champions). Juventus-Genoa 1-1, Genoa-Lazio 3-2, Parma-Genoa 0-0, Genoa-Udinese 1-0: due pareggi in trasferta, due vittorie a Marassi, 5 gol fatti, 3 subìti, 8 punti incassati, 2 la media-gara (teorica marcia da Champions) la media-gara. Delio Rossi finalmente di qua, Ballardini finalmente di là: io sostengo da sempre che gli allenatori incidano, sia in positivo sia in negativo, per il 25% sul rendimento della squadra, ma forse qui possiamo attribuir loro - in positivo - il 30. Dopodiché provocatoriamente mi chiedo, nella speranza che il bruciore faccia definitivamente riflettere le dirigenze in prospettiva futura: c'era bisogno di arrabattarsi con Sensibile Atzori e Ferrara (a Iachini l'onore delle armi) quando c'erano le condizioni per anticipare l'arrivo di Delio Rossi? Che cavolo è passato per la testa di Preziosi (auguroni!) quando, snobbando l'appello di noi tutti, decise di recitare il triste rosario Malesani-Marino-Malesani-De Canio-Del Neri per approdare fortunosamente all'idea che l'uomo giusto per la panchina del Grifo fosse effettivamente quel Ballardini che un anno e mezzo fa qui vinse due derby di fila salvando il Grifo fino a portarlo al 10° posto finale? A dir delle virtù di Rossi e Ballardini, che hanno rimesso in fretta all'onore del mondo due autentiche Squadre e i loro elementi migliori, basterebbero d'altronde i dettagli: il recupero non solo di Palombo ma pure dei Rossini, De Silvestri ed Estigarribia sul fronte blucerchiato; di Bovo e Tozser, Antonelli, sul ossoblu.
Dice chi cerca il pelo nell'uovo che la Sampdoria in versione trasferta, dopo aver disputato una pseudocorrida fondamentalmente noiosa nell'Arena del Toro, si è votata all'esclusiva difesa del fortino per l'intero secondo tempo sull'infame terreno del San Paolo. Dice che il Grifone vincente in versione casalinga sia stato graziato da Benatia e Merkel, nel finale anti Udinese, cosiccome dopo un gran primo tempo anti Lazio stanca di Coppa Italia e priva di Biava, Dias, Hernanes e Candreva patì un allarmante calo nella ripresa (però riscattato da un generoso finale vincente a coltello tra i denti e cuore in mano). Embè? Facciamo finta di non ricordare che Delio Rossi e Ballardini, chiamati a salvarci la pelle in stato di allarme rosso, pietosamente ci raccolsero nella cacchina e nel giro di soli 4 turni hanno saputo spremere ben più di quanto si sperasse, traendoci dal pelago alla riva?
Dice: ora però, dopo tanta strizza, tutto per noi è paradossalmente già finito in gloria a 13 tappe al traguardo. Ennò, dico a voi in numeri signori rossoblucerchiati tradizionalmente abituati a fare rimbalzare cuore e cervello dal paradiso all'inferno e viceversa nel volgere di una settimana. Obiettivamente considerata l'attuale situazione di Pescara Siena e Palermo, alla Sampdoria del focoso Delio Rossi (complimenti all'«à plomb» del suo valoroso vice Fedele Limone) in attesa di ospitare in fila Chievo e Parma, per considerarsi aritmeticamente salva basterà raccogliere 9 o 10 dei 39 punti in palio, per poter poi perfino tentare l'approdo alla sospirata parte sinistra.
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