Nei giorni scorsi, sul Secolo XIX, sono apparsi un articolo e una tabella relativi ai redditi dei consiglieri regionali e degli assessori esterni della giunta Burlando. Dati e articolo corretti e merito assoluto ai colleghi guidati da un ottimo giornalista e persona seria come Umberto La Rocca per aver scoperto i dati «in esclusiva». Ribadisco: il problema non è dei colleghi del Secolo, onore al loro merito.
Il problema è tutto della presidenza del consiglio regionale della Liguria che - di fronte a dati che dovrebbero essere palesi e disponibili per tutti - non fa nulla per far sì che vengano conosciuti dal maggior numero di cittadini ed elettori possibili. Il che è un vero scandalo, molto più degli scontrini delle mutande. Magari meno deflagrante, so bene di fare una provocazione. Ma pensare che una legge dello Stato sulla trasparenza dei redditi venga in qualche modo by-passata secondo i comodi di un presidente di assemblea è anche più grave che infilarsi nelle pieghe di una legge sbagliata.
Vedete, penso che Rosario Monteleone sia meno peggio di quanto appare. Il segretario dell'Udc, certo non aiutato dalla fisicità massiccia, è l'immagine vivente di una vecchia politica.
Ma la sua scelta di non comunicare in alcun modo la pubblicazione dei redditi sul Burl, che non è l'abbreviazione di Claudio Burlando, ma una specie di Gazzetta Ufficiale in salsa di noci, (...)
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