L'Imu del 2012 e la sua restituzione. Non c'è nulla da fare: è il tema centrale della campagna elettorale. E la promessa di Silvio Berlusconi spaventa tutti gli avversari, che hanno trasformato l'annuncio del leader Pdl in un tormentone. Ogni scusa, ogni momento è buono per denigrare il capo della coalizione di centrodestra, per insinuare che si tratta di una promessa elettorale priva di fondamento. Si sprecano battute e barzellette, ma l'incubo per gli avversari resta proprio Berlusconi e la sua concretezza.
Per tentare di convincere gli italiani, la sinistra e Mario Monti ripetono che è impossibile restituire l'Imu sulle prime case. Spergiurano che intanto ciò non avverrà mai. E allora ecco il modo per «stanare» chi dice certe cose in malafede. L'idea arriva dall'ex capogruppo in Provincia, Paolo Bianchini. Che accetta la «scommessa» dei critici, li invita però a giocarsi qualcosa anziché solo a parlare. «I nostri avversari dicono che Berlusconi non restituirà l'Imu sulla prima casa pagata nel 2012 - propone -. Invitiamoli a sottoscrivere una dichiarazione in cui si impegnano a devolvere la cifra a qualcun altro in caso di restituzione. Se avranno ragione loro la restituzione non ci sarà e l'impegno resterà privo di effetto, ma se avessimo ragione noi, chi lo ha sottoscritto sarebbe obbligato a perdere i soldi che avrebbe ottenuto dal governo. Io credo che anche i più feroci antiberlusconiani ci penseranno due volte prima di firmare e sarà la prova che anche loro pensano che Berlusconi manterrà la promessa».
Bianchini ha già preparato anche la dichiarazione da far firmare.
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