Vinai, la battaglia dell’Imu vinta prima di fare il sindaco

Vinai, la battaglia dell’Imu vinta prima di fare il sindaco

Lasciare ai sindaci, a partire dal prossimo anno, la scelta di applicare l'Imu anche sulla prima casa. L’idea, all’esame del governo suona già come una vittoria per Pierluigi Vinai, candidato sindaco di Popolo della Libertà, Liguria Moderata, Città Nuove e Alleanza Monarchica-Dc, che della «lotta» alla tassa maggiormente contestata dagli italiani ha fatto un vero e proprio simbolo: «Non canto vittoria ma è un passo avanti importante - commenta -. Mi vengono in mente tante battute ipocrite e miserabili che mi sono state rivolte da Marco Doria e Enrico Musso, quello che sostengo, come si può vedere, ha più che un senso logico. Adesso invito tutti i candidati a sindaco a Venezia il 24 maggio per sostenere le ragioni dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani».
Vinai, ok l’Imu ma Genova ha mille altri problemi. Per esempio a Quezzi con la situazione del Ferreggiano non dormono sonni tranquilli
«In questo mese e mezzo sono riuscito ad individuare una soluzione per tanti dei problemi della città. Se sarò eletto riusciremo a realizzare lo scolmatore riprendendo il tunnel Staglieno-Punta Vagno abbandonato dall’allora sindaco Sansa 15 anni fa. I soldi si possono trovare con le Obbligazioni di scopo: si tratta di certificati di credito emessi dal Comune con un tasso di interesse pari a quello di Bot e Cct, con 170 milioni di euro l’opera si realizza»
Trovare fondi. Un problema anche per rilanciare il trasporto pubblico
«Con i project bond, obbligazioni garantite dal Fondo monetario internazionale, avremo la possibilità di realizzare la tramvia della Valbisagno ed estenderci con un progetto simile in Valpolcevera. Così come potremo allungare la metropolitana. Il problema è saper utilizzare le risorse che si possono avere a disposizione»
Eppoi il classico dei classici. La Gronda. Gli operai che lavoreranno nel cantiere saranno genovesi?
«Gronda subito e con l’attuale tracciato. I soldi ci sono e non bisogna perdere l’opportunità. Un sindaco non può obbligare le imprese che otterranno l’appalto a dare occupazione a residenti nella propria città ma può stimolare aziende del territorio a partecipare alla gara d’appalto consorziandosi: parliamo di 1.600 operai e 250 impiegati occupati per otto anni»
Si è dimenticato i marciapiedi
«È il problema che mi segnala la maggior parte delle persone. A costo di prendere io la cazzuola in mano li rimetto a posto»
A seggi aperti mi dice se è contento dell’appoggio che le ha dato il Pdl?
«Ho avuto di più di quello che mi aspettavo sia dalla gente che dai miei collaboratori e un ringraziamento particolare va a Veronica l’assistente che mi ha seguito scrupolosamente. Il Pdl mi ha aiutato con il contributo tecnico di Luigi Grillo, Giorgio Bornacin e Gianni Plinio che mi hanno aiutato con le forze dell’ordine, Matteo Rosso e Roberto Cassinelli che mi hanno portato per la città come Raffaella Della Bianca.

E poi un grazie particolare va a Pasquale Ottonello per Città Nuove e Andrea Cambiaso per Liguria Moderata e a tutto il mondo cattolico che si è impegnato».
Allora, in bocca al lupo
«Viva il lupo e non crepi. Così anche i miei amici animalisti saranno contenti!».

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