«Visto? Ad attaccare Ferrara facevo bene»

«Visto? Ad attaccare Ferrara facevo bene»

L'hanno chiamato il «contestatore solitario». Lui, unico tra i tifosi presenti a Bogliasco nei primi giorni di novembre, a chiedere a Ciro Ferrara e Pasquale Sensibile di lasciare la Sampdoria. L'ha fatto urlando nel silenzio: grida secche dirette a quelli che riteneva essere le «sciagure» della Samp. «Lo facevo per il bene della mia squadra del cuore, non certo perché Ferrara e Sensibile mi stessero antipatici» spiega oggi Marco Serra, tifoso blucerchiato residente a Bogliasco e grande frequentatore del «Gloriano Mugnaini». Lui, quella tripla contestazione solitaria la rimetterebbe in scena. Eccome.
Non si è pentito nemmeno un po'?
«Figuriamoci. Ferrara faceva giocare la squadra con un modulo sbagliato ed insieme a Sensibile hanno “cannato” tutto il mercato estivo: se avessero continuato saremmo finiti nuovamente in serie B. Peraltro il diesse era pure recidivo visto che la campagna acquisti non l'ha azzeccata nemmeno l'estate precedente»
È vero che per contestare Ferrara si è arrampicato su per i boschi?
«La prima volta gli ho urlato “Dimettiti” quando allenava sul campo principale, ed un giocatore mi ha risposto in malo modo. Il giorno dopo allenava sul campo superiore a porte chiuse, ma io conosco bene le colline e sono arrivato lì sopra attraverso un sentiero. Ho urlato di nuovo “Ferrara dimettiti, Sensibile dimettiti” e me ne sono andato. Quel giorno, tra l'altro, ero appena stato a pregare sulle tombe dei miei genitori e di Paolo Mantovani. Poi, il giorno successivo ho cercato di fermarlo all'ingresso dello spogliatoio per spiegargli perché lo contestavo ma è stato maleducato nei miei confronti»
Scommetto che con Rossi la voglia di fare lo spiritoso le passa. Quello ha già fatto vedere di saper menare le mani...
«Massimo rispetto per Delio Rossi, un personaggio che stimo tantissimo. Non posso dimenticare quei due saluti alla nostra curva: in finale di coppa Italia a Roma e poi qui a Genova dopo la retrocessione in serie B, quando allenava il Palermo.

È un grande uomo di calcio oltre che un buon tecnico»
E del nuovo direttore sportivo Carlo Osti, cosa pensa? Avrà bisogno di qualche suo “incoraggiamento”?
«Ha tutta la mia fiducia, così come ce l'ha il presidente. Se faranno una buona campagna acquisti prendendo un difensore centrale, due terzini e un rifinitore ci salveremo»
Non le sembra di chiedere già troppo?
«Sono fiducioso».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica