Cronaca locale

Ghiaccio e scivoloni, in settanta al pronto soccorso

Nonostante la giornata di sole, quella di ieri è stata una domenica nera. Tutta colpa del bianco manto ghiacciato delle strade che ha fatto finire in ospedale oltre settanta persone. Lo stesso numero di vittime che si trascina quotidianamente da giorni e che sta saturando i pronti soccorso ed i reparti di ortopedia come sa bene il responsabile del 118 Giovanni Sesana.
«Al momento sono ben sette le divisioni di traumatologia che non possono ricoverare nuovi pazienti: tre in città (Niguarda, Sacco, San Paolo) e quattro nell'hinterland (Bassini a Cinisello, Multimedica a Sesto San Giovanni, ospedali di Rho e Saronno). I pronti soccorsi poi hanno le sezioni di ortopedia al completo. È il caso del Gaetano Pini e del San Raffaele». I pronti soccorso hanno davvero un gran da fare con tutto quel viavai d'infortunati caduti sulle strade ghiacciate. E guardando dove sono intervenute le autoambulanze si comprende che non ci sono zone, di Milano ma anche della provincia, in cui almeno sino a ieri sera non c'erano accumuli di neve e lastre ghiacciate. «Le nostre ambulanze stanno, infatti, soccorrendo - precisa il dottor Sesana - infortunati da cadute in tutte le zone della città e non solo. Fuori Milano la situazione non è certo migliore». Basti pensare, solo per citare qualche caso, che i soccorritori del 118 sono intervenuti in città alle ore 9,41 in via Anfossi, alle 11,01 in via Gran San Bernardo angolo Giuseppe Govone ed alle 13,16 in via Antonio Mosca. Ma anche nell'hinterland le autoambulanze hanno fatto avanti e indietro dagli ospedali con a bordo le vittime delle strade ghiacciate. I soccorritori non hanno avuto momenti di tregua, non ci sono stati momenti della giornata più fortunati di altri.
O meglio è stata un'intera domenica sfortunata per quanto riguarda le cadute, basta citarne alcune del tardo pomeriggio: il 118 ha inviato un'ambulanza alle 17,36 in via Cavour a Melegnano ed alle 17,54 in via per Cesate a Garbagnate Milanese. Indipendentemente dove fossero caduti, Milano o hinterland, gli incidentati di ieri, come quelli dei giorni precedenti, hanno riportato soprattutto fratture al femore e alle caviglie.

Ma anche ai polsi come hanno constatato al Fatebenefratelli, dove ieri era c'era davvero molta gente nella sala d'aspetto della sezione ortopedica del pronto soccorso.

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