Andrea Fontana
Venticinquemila iscritti allAlbo per cinquemila posti da scrutatore. Ma il rischio che si debba comunque procedere agli arruolamenti «last minute» per riempire tutti i posti di addetti ai circa 1.300 seggi elettorali milanesi rimane: parola della Commissione elettorale comunale che si è riunita per definire i criteri di scelta dei «lavoratori delle urne». Rischio reale nonostante la nuova legge elettorale approvata in dicembre contenga una modifica che riguarda proprio gli scrutatori: non più estratti a sorte, ma nominati uno per uno e allunanimità dalla Commissione. Un cambiamento che in autunno ha suscitato anche qualche polemica legata alla possibilità che i partiti politici spingessero in massa i loro fedelissimi a prestar servizio nei seggi elettorali: disputa disinnescata dal fatto che lapprovazione della legge è arrivata dopo il 30 novembre, giorno di chiusura degli elenchi dellAlbo degli scrutatori.
I numerosi appuntamenti al voto previsti per il 2006, che oltre alle Politiche e alle Amministrative dovrebbero vedere gli italiani alle urne anche sul Referendum costituzionale, hanno provocato un boom di nuovi iscritti nelle liste: 2.400 le «new entry» milanesi nellAlbo, convinti forse dai 120 euro di compenso previsti per i tre giorni di lavoro che ogni tornata elettorale comporta. A metà marzo la nomina dei primi cinquemila addetti ai seggi per il voto del 9 e 10 aprile: difficile infatti seguire alla lettera la procedura di nomina uno a uno per gli oltre cinquemila posti da assegnare, ma lobbiettivo dei commissari è soprattutto quello di evitare la consueta fuga degli scrutatori che li ha spesso costretti a nuove nomine quasi a tempo scaduto. «La Commissione ha preso atto che il numero di scrutatori iscritti è cinque volte superiore al necessario - conferma lassessore ai Servizi civici Giancarlo Martella - e ha stabilito dei criteri di scelta per evitare che le persone nominate rinuncino come è avvenuto spesso negli anni scorsi». Due i criteri fondamentali in base al quale verranno associati scrutatori e seggi. Il primo è quello territoriale: addetti alle urne assegnati alla sezione più vicina a casa.
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