Il giallo Un armadio con le pratiche da lasciar dormire L’assessore giura: «Non esiste, è un palazzo di vetro»

Il giallo dell’«armadio L.D.». Non se ne sentiva parlare dal ’95, quando (anche allora) il Comune fu travolto da un caso di «affittopoli» che riguardava gli spazi della Galleria. E tra le polemiche uscì la voce di un ripostiglio ben custodito nell’assessorato al Demanio con le pratiche da «lasciar dormire». Documenti scomodi, alloggi dati a basso costo al tal politico o amico di su cui non bisognava andare troppo a fondo. E a riportare alla ribalta quei sospetti, aggiornandoli ai giorni nostri, è stato ieri il cofondatore del Pdl Luciano Buonocore finito nei giorni scorsi al centro dello scandalo degli affitti low cost del Pat. Ma «il mio alloggio era disastrato, ci h dovuto investire 70mila euro per ristrutturarlo - fa presente - lo ha ammesso anche la consigliera del Pd Carmela Rozza che era presidente del Sunia e ha firmato il mio contratto».

Ma «ho il sospetto che l’armadio Pt esista ancora» e nasconda anche «molti beni il Comune non sa o non vuole dire di avere a disposizione». Secca la smentita dell’assessore Gianni Verga: «Abbiamo realizzato l’anagrafe del patrimonio, l’assessorato è diventato una “casa di vetro“».

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