Eleonora Barbieri
Lorso e lo yak. In mezzo, luomo dellHimalaya, Reinhold Messner e un allevatore altoatesino. Tutto comincia alla fine di luglio quando, sui pascoli vicino a Solda, in provincia di Bolzano, gli operai di una funivia trovano un toro yak agonizzante, dissanguato per le profonde ferite al collo e al petto. Per lo splendido esemplare, di circa 700 chili, non cè più nulla da fare: i tagli provocati, a quanto pare, dalle unghie di un orso, sono stati letali.
Ma che cosa ci fa uno yak, una specie di mucca con corna e pelo lungo che, di solito, vive sulle fredde montagne del Tibet, nel Parco Adamello Brenta? Lanimale era al pascolo insieme a una mandria di venti esemplari di proprietà dellalpinista Messner: è stato lui a portarli in Italia nel 1985, creando un vero e proprio allevamento. In totale, unottantina di animali, acquistati in Mongolia e trasportati fino a Berlino sulla Transiberiana; e da lì trasferiti in Alto Adige. Alcuni sono poi finiti in provincia di Belluno; gli altri sono rimasti fra gli alpeggi di Solda, in Val Venosta. Messner non cura di persona i suoi yak: se ne occupa un pastore. Ed è stato proprio mentre le bestie erano al pascolo, a circa 2800 metri, che è successo il fattaccio. Il toro è stato trovato in fin di vita, apparentemente aggredito da un orso; il quale, a sua volta, sarebbe stato avvistato anche nel Parco dellEngadina, in Svizzera, dove mancava allappello da ben 101 anni.
Sembrerebbe un normale conflitto fra giganti come quelli che avvengono sulle montagne tibetane. Ma il quotidiano Alto Adige ha messo in dubbio la versione fornita dallallevatore: innazitutto, lanimale è stato abbattuto sul posto - ufficialmente perché ferito così gravemente da non poter essere trasportato - senza consulenze da parte di un veterinario. Che sarebbe intervenuto solo dopo, per consentire di mandare al macello la povera bestia. Non solo. Secondo Heinrich Haller, direttore del Parco nazionale dellEngadina, fra il 25 luglio e il 2 agosto lorso è stato costantemente monitorato, e non si sarebbe mosso dal parco. Daltra parte lo stesso pastore, Alois Platter, avrebbe dichiarato che quella dellorso era «solo unipotesi». E poi perché un orso dovrebbe attaccare un animale di 700 chili? Secondo Messner, che ora si trova in Germania, il toro avrebbe cercato di difendere un vitello, probabilmente il vero obiettivo dellorso. E, nella lotta, avrebbe avuto la peggio.
Ma ora anche al re delle scalate è venuto qualche dubbio: tanto che ha in programma una visita in Alto Adige per dare unocchiata alla pelliccia del defunto yak, unica testimonianza rimasta della sua misteriosa morte.
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