Il Giornale e i «pierini» azzurri danno la parola ai cittadini

Il Giornale e i «pierini» azzurri danno la parola ai cittadini

Un folto pubblico ha preso parte a «La parola ai cittadini», convegno organizzato dal consigliere regionale Marco Melgrati in collaborazione con Matteo Rosso, Gianni Plinio e Massimiliano Lussana, venerdì pomeriggio nella biblioteca «Deaglio» di Alassio. Dopo il successo riscosso dall'analoga iniziativa tenutasi a Genova lo scorso dicembre, un auditorium gremito ha accolto i relatori, a conferma della grande preoccupazione provata dalla gente nei riguardi dell'operato del Governo Monti. Primo a intervenire è stato il padrone di casa Marco Melgrati, già sindaco di Alassio, che ha esordito con una analisi fortemente critica, senza pietà, delle scelte del governo tecnico, dall'aumento indiscriminato delle tasse alla introduzione dell'Imu, manovre «che non contemperano lo sviluppo, ma solo un ulteriore innalzamento della pressione fiscale in un momento di recessione». Alla prima offensiva del granatiere Melgrati, che senza timore ha definito «un golpe delle banche e di alcuni poteri forti» l'ascesa al potere di Monti, è seguita l'opinione degli altri tre partecipanti, più pacata nei toni, ma non nei contenuti. Con grande partecipazione dei presenti, in un continuo e garbato dialogo tra platea e pubblico, il consigliere regionale del Pdl Rosso, il veterano di mille battaglie Plinio e il direttore de «il Giornale» di Genova Lussana hanno sottolineato le carenze di un esecutivo non eletto dal popolo, ma agevolato dall'insolita asse Napolitano-Merkel, e al tempo stesso non hanno risparmiato di fare emergere le infinite contraddizioni dei diversi partiti: le difficoltà del Pd (e della Cgil) di fronte all'articolo 18, la politica dei due forni dell'Udc, le ambiguità di Fli, senza dimenticare lo stesso Pdl, alle prese con la difficile fase di riorganizzazione interna, che ufficialmente appoggia il governo, ma che ha nostalgia di Silvio Berlusconi e non nasconde una certa inquietudine di fondo. E la base, i cittadini, gli elettori - «quelli che alla fine, con il loro voto, decidono le cose, a prescindere dai congressi e dalle campagne tesseramenti», come ha notato Lussana - erano quelli presenti al convegno, carichi di malcontento, anche rabbia.

Tra loro c'era anche Pietro Martino, anziano signore della frazione di Moglio: gli hanno cancellato la corsa dell'autobus a quell'ora, ma ha voluto esserci comunque, ad ogni costo. Per far sentire la propria voce, per dire anche lui basta ad un governo che nessuno ha votato.

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