La «Giornata europea senz’auto» ha provocato altro inquinamento

Abbiamo assistito ad un’altra perla dell’assessore Merella e della giunta «rosso-verde». Non bastava infatti l’aver canalizzato il traffico cittadino in poche strette direttrici; nemmeno avere disseminato la città di semafori programmati per trasformare un breve tragitto in una via-crucis.
Con l’istituzione di folli isole pedonali, l’eliminazione di parcheggi liberi, e la chiusura agli utenti privati di passaggi vitali (ad esempio piazza Verdi davanti a Brignole), pensavo che oltre ad aver toccato il fondo si fosse placata leggermente questa vessazione nei confronti dei mezzi privati. Invece no: i nostri eroi hanno aderito senz’alcuna riserva e con grande entusiasmo alla folle iniziativa della «giornata europea senz’auto», paralizzando il centro cittadino e zone limitrofe per tutto il pomeriggio e di giorno feriale. Avranno pensato di dare un forte segnale contro l’inquinamento.

Il segnale l’hanno dato sicuramente: peccato che le auto imbottigliate abbiano prodotto non solo un inquinamento dell’aria dieci volte superiore al solito, ma un radicale incremento di quello acustico.
Se i clacson potessero parlare…

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