Giovanni Mainolfi (Gdf): «Una lotta in favore della legalità»

Secondo l'Associazione italiana contribuenti, l'economia sommersa in Italia vale circa il doppio di quella di Francia e Germania, per un valore pari a 346 miliardi di euro l'anno. Ad analizzare il quadro, dalle pagine del nuovo Dossier, è Giovanni Mainolfi, comandante regionale della Guardia di finanza. «Tra le regioni in cui sono aumentati gli evasori fiscali le Marche si collocano al nono posto, con un poco confortante incremento del 14,2 per cento». Le Fiamme gialle marchigiane, in questo contesto, operano seguendo una duplice linea d'azione. Da un lato, il contrasto a fenomeni di massa come l'omesso rilascio degli scontrini e, dall'altro, la lotta a frodi o a comportamenti illeciti più complessi.
«L'azione incessante dei finanzieri dei reparti marchigiani è volta all'aggressione dei patrimoni illeciti, costituenti il profitto o il reimpiego, e all'intercettazione dei canali finanziari che veicolano i proventi derivanti dallìattività delittuosa - sottolinea il comandante -. Basti pensare che il solo nucleo di polizia tributaria di Ancona, nel recente passato, ha accertato un riciclaggio di oltre 60 milioni di euro». Nel periodo 2009-2013, la realtà marchigiana ha accertato 14 violazioni di carattere penale, con la denuncia a piede libero di 28 persone. A queste vanno aggiunte le violazioni penali previste per riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
«Nell'attuale scenario, è prioritario prevenire la formazione di capitali di origine criminale, approfondendo le segnalazioni di operazioni sospette e le ispezioni antiriciclaggio. Dall'altro, aggredire i patrimoni illecitamente accumulati da organizzazioni delinquenziali, avvalendosi degli strumenti previsti dalla normativa antimafia.

In questo ambito, i finanzieri marchigiani puntano soprattutto alla valorizzazione, attraverso approcci investigativi trasversali, delle segnalazioni pervenute, per risalire a eventuali casi di riciclaggio o ad altre condotte illecite, oltre ai possibili rilievi di natura tributaria».

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