Il governatore ulivista che difende la legge Biagi

Cinquantun anni, sposato con una giornalista del quotidiano triestino Il Piccolo, e a capo dell’omonima azienda del caffè fondata dal nonno, Riccardo Illy è entrato in politica come indipendente nel 1993, sostenuto da una lista di centrosinistra ed eletto sindaco di Trieste fino al 2001, quando è stato eletto alla Camera (indipendente nel Gruppo Misto). Nel 2003 vince la corsa alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia contro il candidato leghista della Casa della libertà Alessandra Guerra. Durante il suo mandato ha intrecciato rapporti con il governatore della Carinzia Jorg Haider, ha difeso l’ingresso di Slovenia e Croazia nell’Unione europea. In occasione delle recenti elezioni politiche ha insistito con il leader della coalizione di centrosinistra Romano Prodi per affiancare le liste civiche ai partiti tradizionali.

Ma la reazione negativa di molti partiti dell’Unione ha costretto il governatore friulano a fare un passo indietro. Nei giorni scorsi Illy ha difeso la legge Biagi, che «ha favorito la flessibilità di entrata nel mondo del lavoro e ha portato a una riduzione considerevole della disoccupazione».

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