da Roma
Non sarà l’opposizione a sostenere la maggioranza. L’Unione deve essere «autosufficiente». Non sono piaciute alla Casa delle libertà le aperture di alcuni leader della sinistra sul voto della missione in Afghanistan. E per sottolineare ancor di più le spaccature interne all’Unione, nel centrodestra si condannano le frasi di Marco Rizzo, dei Comunisti italiani, sugli americani «nazisti» e la proposta della sinistra radicale, convertita in emendamento, di acquistare oppio afghano a fini terapeutici.
Il risultato politico del consenso alla missione, soprattutto al Senato, si sottolinea dalla Cdl, deve essere quello dei voti realmente ottenuti dalla maggioranza. Se il decreto dovesse passare con i «sì» dell’opposizione, il governo dovrà «trarne le conclusioni», avverte Pierferdinando Casini: «Voteremo per l'Afghanistan, perché non possiamo far mancare ai nostri militari lì il nostro supporto». Ma l’autosufficienza «è un dovere morale del governo - osserva il leader dell’Udc -. I nostri voti dovranno essere aggiuntivi. La stessa spaccatura che la sinistra mostra sui Dico si sta producendo anche per l’Afghanistan».
Sul decreto sull’Afghanistan è necessaria l'autosufficienza della maggioranza, sottolinea anche il capogruppo di Forza Italia in Senato, Renato Schifani, perché «si riproporrebbe lo stesso scenario della caduta di D’Alema e del conseguente passaggio al voto di fiducia».
E non ci possono essere «maggioranze variabili», come ha detto Fausto Bertinotti: è una proposta «inaccettabile» secondo il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi. Le parole del ministro Amato sono «utilitarismo allo stato puro», polemizza Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera.
Le spaccature nella maggioranza emergono anche da alcuni interventi fuori luogo, si rincara la dose dalla Cdl. E in particolare si sottolinea quella frase riferita agli americani, «rappresaglia nazista», di Rizzo del Pdci: Prodi, invita Bondi, «avrebbe il dovere di prendere pubblicamente le distanze».
«Una parte della sinistra, purtroppo anche della magistratura, consapevolmente o meno, sta facendo da sponda alla tattica dei terroristi», attacca il vicecoordinatore azzurro Fabrizio Cicchitto. Perché uno dei metodi dei terroristi è quello di «far ricadere sugli americani o sugli israeliani la responsabilità di morti e distruzioni». Ed è «gravissimo» che «la Procura di Roma voglia togliere il segreto di Stato sul rapimento della Sgrena».
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