"Tassare i buyback? Non ha senso". Forza Italia persegue la "ricetta liberale" di Berlusconi

Maurizio Casasco, responsabile economico di Forza Italia, si è detto contrario all'ipotesi di una nuova tassa sulle banche

"Tassare i buyback? Non ha senso". Forza Italia persegue la "ricetta liberale" di Berlusconi
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Forza Italia è ferma sul suo principio liberale: no a nuove tasse. È stato ribadito anche oggi durante il Consiglio dei ministri che esamina l'ipotesi di una nuova tassazione sul buyback. "È un’operazione compiuta dalle aziende sane in tutti i principali Paesi con economia di mercato", ha spiegato il responsabile economico di Forza Italia Maurizio Casasco ad Affaritaliani.it. "Per l’azionista è un’operazione tipicamente complementare (ma può anche essere alternativa) al dividendo. La tassazione si applica al capital gain (posto che ci sia), al 26% in Italia e quindi è equivalente a quella applicata al dividendo o migliore nel caso non ci sia capital gain. Per il mercato è un’operazione molta attrattiva: quando si paga il dividendo il prezzo dell’azione diminuisce proporzionalmente (prezzo ex dividendi) perché la ricchezza dell’azienda diminuisce dello stesso valore", ha aggiunto l'onorevole, spiegando le dinamiche.

Quando invece si annuncia un buyback, ha aggiunto Casasco, "il prezzo delle azioni cresce: perché? Per due ragioni: 1) Diminuendo il numero di azioni l’utile per azione (il valore intrinseco) aumenta in misura matematicamente proporzionale.2)il ritorno per l’azionista (dividendo + buyback) aumenta e il titolo azionario (sempre parametrato in sul rendimento del titolo obbligazionario) si apprezza di conseguenza". Quindi, ha proseguito, "tassare i buyback non ha senso, per quattro ragioni". In primis, perché "si penalizza il risparmiatore che ha investito in azioni", poi perché "si penalizza retroattivamente il valore e quindi l’attrattiva delle aziende virtuose che hanno annunciato buyback". Inoltre, "si scoraggiano e allontano gli investitori istituzionali internazionali" dopo che il governo ha garantito stabilità, occupazione, rating e spread straordinari rispetto a Germania e Francia. E infine "si penalizzano i fondi pensione e quindi, indirettamente, i cittadini".

La stessa posizione è stata espressa dal portavoce di FI Raffaele Nevi, che ha sottolineato che la tassazione sul buyback "è un progetto che non conosciamo". Bisogna ancora valutare ma, ha aggiunto, "Forza Italia è stata eletta per diminuire le tasse e non per aumentarle.

La nostra ricetta liberale è la stessa che diceva sempre Berlusconi. Con meno tasse c'è più sviluppo, più crescita, più consumi, più occupazione e anche più entrate fiscali per lo Stato, per sostenere welfare".

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