Leggi il settimanale

Slogan sessisti anti Meloni Landini e i dem tacciono

Insulti al corteo di Genova: "Ce lo s...". La denuncia della Uil: "Picchiati dalla Fiom". Bombardieri: "È terrorismo"

Slogan sessisti anti Meloni Landini e i dem tacciono
00:00 00:00

Calci, pugni e insulti: i delegati del sindacato Uilm hanno denunciato di essere stati aggrediti dagli esponenti della Fiom davanti ai cancelli dell'ex Ilva a Genova. E il giorno prima gli operai in occupazione alla stazione Brignole del capoluogo ligure hanno intonato "La Meloni ce lo su..." per circa 20 secondi, senza che nessuno sia intervenuto. Il tutto nel silenzio sia del segretario nazionale della Cgil, che non ha condannato, sia della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, che non ha ritenuto opportuno esprimersi su nessuna delle due vicende.

"Quello della Fiom è un attacco squadristico, avanti di questo passo si rischia di rasentare il terrorismo", ha detto il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri esprimendo solidarietà agli aggrediti. "Un attacco squadrista": così il segretario generale della Uil Liguria, Riccardo Serri, in una conferenza stampa a Genova, ha definito quanto accaduto ai delegati Uilm davanti agli stabilimenti della fabbrica, dichiarando che a condurre l'attacco sono stati "militanti di Lotta Comunista che vogliono avere l'egemonia all'interno della Fiom". A essere stati picchiati e circondati sono stati il segretario generale della Uilm Luigi Pinasco, il segretario organizzativo Claudio Cabras e tre delegati. "Li hanno inseguiti e presi a calci e pugni in testa e nel corpo buttandoli a terra, una violenza gravissima che dev'essere condannata, ad ora non abbiamo ricevuto nemmeno un segno di solidarietà da parte della Cgil", ha proseguito Serri, dichiarando che Landini e De Palma "non condannano ma sostengono che i nostri iscritti non dovevano presentarsi all'ingresso dell'ex Ilva".

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, e Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil, in realtà hanno rilasciato una nota congiunta ma senza condannare quanto accaduto davanti ai cancelli della fabbrica, anzi, hanno dichiarato che "il forte clima di tensione al presidio sindacale non può essere in alcun modo strumentalizzato né tanto meno irresponsabilmente associato al terrorismo". Ma Antonio Apa, coordinatore regionale della Uilm, durante la conferenza stampa non si è tirato indietro nel definire "manipolo di teppisti" gli aggressori e sottolineando che il sindacato non ha aderito allo sciopero perché "quando un esponente della Fiom dichiara pubblicamente che è stato indetto per menare i poliziotti, non è costume della Uil fare un'operazione di questa natura". Il riferimento è agli intenti dello storico esponente Fiom Franco Grondona, anche lui con un passato in Lotta Comunista, fatti emergere da il Giornale in un articolo a firma di Massimo Malpica alla vigilia della manifestazione di Genova, allo scopo di finire "sulle pagine dei giornali", perché "poi sono affari del governo dire che picchiano gli operai".

E proprio il capo del governo, Giorgia Meloni, è stato oggetto di insulti intollerabili durante la manifestazione, di violenza gravemente sessista da parte di un manipolo di uomini che ha intonato i cori violenti afferenti la sfera sessuale.

E sorprende il silenzio di quanti, tutti i giorni della settimana, sono pronti a gridare al patriarcato, si indignano per il cat calling o per un complimento non gradito, ma trovano accettabile questo tipo di offese. Ma forse, essendo il premier di destra, vale tutto.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica