Grane per Veltroni: arriva la delibera per il registro delle unioni civili

Problemi in vista per il sindaco Veltroni e per la sua maggioranza. Sono state, infatti, raccolte le 5mila firme necessarie per portare in Aula la delibera di iniziativa popolare che prevede l’istituzione del Registro delle Unioni civili. Quel documento è stato promosso dai Radicali, ma immediatamente sottoscritto anche da Roberto Giulioli, esponente della Sinistra Democratica, che ha appena lasciato l’Ulivo per formare il nuovo gruppo.
Alla delibera di iniziativa popolare ieri hanno detto «sì» anche Rifondazione, Verdi, Comunisti, 2 consiglieri della Lista Civica, il capogruppo Carlo Fayer e Fabrizio Panecaldo e Annamaria Carli dell’Ulivo, l’unica del suo gruppo ad aver posto ieri la firma sul documento. Molti i contrari alla discussione del Registro all’interno del partito più numeroso della maggioranza. Amedeo Piva, vicecapogruppo dell’Ulivo definisce «ridicolo» il portare in Aula quel provvedimento, «dato il momento di grande lavoro che sta affrontando il governo nazionale per trovare su quel tema una soluzione condivisa». Parla di «manovre di pressione che creerebbero confusione e ritardi nelle decisioni del governo». Piva non entra nel merito del provvedimento e a una precisa domanda su quale sarà il suo voto, nel momento in cui quella delibera arriverà in Aula, risponde «Vedremo». La stessa risposta la dà anche Pino Battaglia, capogruppo dell’Ulivo, ma lui nel merito entra. «Non ho problemi a riconoscere alcuni diritti - spiega - Penso, però, che chi percorre un percorso politico debba puntare a portare a casa un risultato. La sola testimonianza non serve». Di quello si tratta per Battaglia, la delibera rappresenta una pura «testimonianza», soprattutto considerando che «qualunque atto voti il consiglio non ha alcun valore in mancanza di una normativa nazionale». Ma la contrarietà di parte della maggioranza alla discussione del Registro era già stata evidenziata nei mesi scorsi. Gianluca Quadrana, capogruppo della Rosa del Pugno e Giulioli, una delibera sul Registro delle Unioni civili, da loro firmata come consiglieri, l’avevano pronta da luglio. Più volte nei mesi scorsi si è cercato di farla arrivare in Aula.

L’ultimo tentativo è stato fatto a gennaio, quando, dopo una riunione dei capigruppo, si è deciso di aspettare che il governo si pronunciasse sulla materia. Ma Palazzo Chigi, come ha sottolineato più volte anche il presidente del Consiglio, il suo lavoro l’ha terminato.

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