Grazie a Rilegno i rifiuti legnosi sono riutilizzati

Il consorzio si occupa di raccolta, recupero e riciclaggio. Convenzioni con enti pubblici in tutto il Paese. Interventi nelle aree di emergenza

Marco De Rosa

Il 2006 è stato un anno positivo per la raccolta dei rifiuti in legno. Le previsioni di Rilegno, il consorzio che all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) si occupa proprio della raccolta, del recupero e del riciclaggio del legno, elaborate sui dati relativi al primo semestre, parlano infatti di circa 1.630.000 tonnellate di rifiuti legnosi avviati al riciclo entro fine anno, con un incremento di oltre l’11% rispetto al 2005. Di queste, 830mila saranno le tonnellate derivanti da rifiuti d’imballaggi in legno (più 17% rispetto all’anno precedente). La crescita interessa anche le convenzioni che Rilegno sottoscrive con gli enti pubblici al fine di assicurare la raccolta su tutto il territorio nazionale: dalle 238 siglate a dicembre 2005, secondo le stime si dovrebbe passare alle 311 di fine 2006 (più 30%), per un totale di 3.700 Comuni e oltre 33 milioni di cittadini serviti. In altre parole, circa il 60% dell’intera popolazione italiana.
Prosegue così per Rilegno il trend favorevole avviato negli ultimi anni, con l’obiettivo strategico di trasformare una quantità sempre maggiore di rifiuti in materia prima per la produzione di nuovi manufatti. Con enormi benefici non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia del settore. Basti pensare che, fornendo circa un milione e mezzo di tonnellate di legno riciclato l’anno, Rilegno copre una fetta importante del fabbisogno di materia prima dell’industria italiana del mobile, contribuendo a limitare le importazioni e a equilibrare la bilancia dei pagamenti con l’estero.
Risultati significativi, senza dubbio. Il cui merito va in parte anche all’accordo siglato tra Conai e Anci (Associazione nazionale comuni italiani), che ha ulteriormente incentivato la raccolta urbana di rifiuti provenienti dal circuito cittadino.
Buone notizie, inoltre, arrivano dalle aree a emergenza rifiuti: dopo gli incrementi del 2005, nel 2006 dovrebbero vedere ulteriormente radicarsi la presenza di Rilegno, con un aumento delle convenzioni (più 60% in Lazio e in Calabria, più 30% in Sicilia) e conseguentemente della raccolta dei rifiuti. Che, oggi più che mai, da materiale di scarto possono diventare una preziosa risorsa, attraverso un collaudato processo di trasformazione. I rifiuti legnosi avviati al riciclo da Rilegno provengono per oltre il 50% da imballaggi (pallet, cassette ortofrutticole, imballaggi industriali) e per il resto da materiali di vario tipo (mobili vecchi, porte, finestre, rifiuti dell'edilizia). Le aziende che utilizzano imballaggi in legno, i Comuni e le imprese che raccolgono rifiuti ingombranti li fanno convergere presso piattaforme convenzionate. In seguito, ridotti di volume, vengono trasferiti alle industrie del riciclo. Ed è qui che il legno, pulito e ridotto in piccole schegge, diventa nuova materia prima per il circuito produttivo, sotto forma di base per semilavorati dell’industria del mobile, pasta cellulosica per cartiere o blocchi di legno-cemento per il settore edile.
Consapevole di quanto sia strategico trasmettere il valore ecologico ed economico del riciclo alle giovani generazioni, Rilegno ha anche messo a punto una serie di importanti attività didattiche per l’educazione ambientale nelle scuole.
Tra queste, particolare successo ha riscosso il recente concorso Vincifrusco, rivolto alle classi di IV e V elementare, chiamate a realizzare un fumetto sul legno e il suo riciclo oppure una scultura con legno riciclato o recuperato. Oltre 700 i ragazzi partecipanti, provenienti da tutta Italia.

Le premiazioni si svolgeranno a Rimini, nell’ambito di Ecomondo.

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