Greggio e Iacchetti: due sbirri un po' cattivi e un po' timidoni

La fiction "Occhio a quei due" mercoledi su Canale 5. Poi tornerà a gennaio. Il telefilm si ispira al serial degli anni '70 con Roger Moore e Tony Curtis

Greggio e Iacchetti: due sbirri un po' cattivi e un po' timidoni

Roma - I beniamini di Striscia, la rodata coppia Greggio & Iacchetti, se le danno di santa ragione. Dopo sedici anni insieme si prendono a pugni per colpa di una donna. Accade nel film tv Occhio a quei due di Carmine Elia, in onda mercoledì in prima serata su Canale 5, dove i due interpretano una strana coppia di poliziotti diversissimi tra loro (il titolo è un omaggio al serial anni '70 Attenti a quei due con Tony Curtis e Roger Moore). Greggio spiega: «Il mio Edo è un personaggio a cui non vorrei assomigliare perché è il tipo che prima spara e poi dice mani in alto. Inoltre è scapestrato, sciupafemmine, giocatore d’azzardo, ritardatario, disordinato». Mentre il collega Beppe, con cui fa coppia è - nelle parole di Iacchetti - «un timidone ma bravissimo nelle analisi dei computer, quasi un hacker. Però è un po’ psicolabile perché non riesce a tenere in mano la pistola. Per questo viene deriso dai colleghi e finisce in analisi da Carla». La dottoressa di cui si innamora (interpretata da Antonia Liskova) che è l’ex moglie di Edo-Greggio.

Ecco spiegato perché i due finiscono a botte. Una scena esilarante stando al racconto di Greggio: «Il risultato è veritiero perché è stato tutto molto realistico. Tanto che all’inizio, quando gli dovevo dare i pugni, Enzino mi diceva “vieni, vieni più vicino”, mentre alla fine delle riprese mi urlava: “Stai lontano”».

Dal conflitto sentimentale partiranno gli altri tre episodi che la coppia girerà da gennaio: «Questo episodio pilota - spiega Iacchetti - è molto piaciuto a Mediaset e così proseguiremo la serie inserendo in ogni episodio un giallo da risolvere. Si tratta di un vero poliziesco sotto forma di commedia, si riderà ma non mancheranno le sparatorie, gli inseguimenti e gli accenni all’attualità con gli appalti e la politica».

Nel frattempo i due, oltre a incontrarsi nel tg satirico di Antonio Ricci, e a sognare all'unisono il cinema (Greggio dopo Il papà di Giovanna vorrebbe tornare a lavorare con Pupi Avati proprio come Iacchetti che lancia un appello al regista: «Voglio che sdogani anche me»), forse si incroceranno sul palco di Sanremo.

È infatti ufficiale la richiesta di Antonella Clerici ad Ezio Greggio di partecipare alla puntata finale. Ma greggio non ha ancora sciolto le riserve: «Li ringrazio per la proposta e sono felice che abbiano pensato a me. D’altronde quando faccio questi interventi, è già capitato in Rai, faccio un po’ di bordello e c’è il picco degli ascolti. Il problema è che sto a Mediaset e, questioni contrattuali a parte, c’è una valutazione etica che devo fare. Nei prossimi giorni deciderò».

Il caso vuole che anche Enzo Iacchetti abbia in mente Sanremo: «Insieme a Giobbe Covatta abbiamo preparato un motivo che ci piacerebbe fosse preso in concorso. Si tratta di una canzone molto impegnata, dal punto di vista civile e sociale, ma anche molto allegra e orecchiabile. Un tentativo di abbandonare la strada del gossip per parlare dei veri problemi del Paese».

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