Grifone aggressivo per non finire cucinato «alla parmigiana»

Grifone aggressivo per non finire cucinato  «alla parmigiana»

«Non è a me che dovete fare queste domande. Io penso a preparare la partita con il Parma. Arrivederci». Finisce così la conferenza stampa del tecnico Pasquale Marino sulla domanda se si sentisse a rischio esonero. Ma probabilmente lo stesso allenatore è consapevole che se con la sua ex squadra non dovesse arrivare una vittoria, tutto potrebbe succedere. Difficile al momento prevedere quello che accadrà nel pomeriggio. Marino però una certezza ce l'ha. «I ragazzi hanno lavorato bene e sono per questo fiducioso. Finalmente usciamo da una brutta settimana». A parte il modulo che adotterà, «ma non è una questione di numeri» precisa il tecnico siciliano, il Genoa «dovrà mettere in campo la giusta determinazione ed avere un approccio aggressivo alla gara. Dove non deve mancare l'intensità, quella che abbiamo messo in campo nelle ultime gare casalinghe prima del Chievo». E per rendere meglio l'idea sottolinea.
«Voglio vedere ferocia agonistica per recuperare la palla e solo così potremmo vincere». Se i tifosi sugli spalti saranno i «soliti» ventimila, il trainer rossoblu chiede loro una mano. «Se vedranno che diamo tutto sono in grado di trasformare il Ferraris in una bolgia». Avversario permettendo. Il Parma «è una squadra molto forte con ottimi giocatori in attacco e sugli esterni». Ed il Grifone è andato spesso in affanno contro compagini con codeste caratteristiche. «Dunque sarà necessario non lasciare spazi per le loro veloci ripartente, ed essere bravi ad aggredirli». Ancora una volta però senza Gilardino. E la sua assenza pesa. E questa volta Marino si appella ai numeri. «Non è un caso se nelle ultime quattro partite che ha giocato abbiamo segnato dodici reti, e nelle ultime tre senza di lui neanche un gol». Vero. Però sarà necessario che Palacio non venga abbandonato in avanti. «Abbiamo provato più soluzioni, ma per favorire le sue caratteristiche sarà necessario giocare palla a terra con tocchi veloci nello stretto». Recuperato Mesto in difesa, il tecnico rossoblu dovrebbe affidarsi ad un più solido 4-4-2, nonostante in settimana abbia provato anche il 3-5-2. Frey come al solito tra i pali, in difesa il rientrante Mesto a destra, con Constant riconfermato sulla corsia sinistra. In mezzo Granqvist farà coppia con Kaladze, anche se esiste una chance per Moretti, reduce da un infortunio. Il centrocampo a quattro avrà Miguel Veloso davanti alla difesa e sarà completato da Rossi, Kucka e Belluschi. L'argentino agirà dietro le due punte e tutti si aspettano molto dall'ex giocatore del Porto. In attacco affianco a Palacio dovrebbe agire Jankovic, nonostante Marino risponda così.

«Lui e Gilardino sono diversissimi come caratteristiche. Quindi ci sono pure altre soluzioni». Che in realtà è unica. Cioè l'ingresso dal primo minuto di Ze Eduardo. Soluzione che per quello visto durante gli allenamenti appare improbabile.

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