Il guardasigilli: «Nulla da dire ai giudici»

«Non ritengo di dover dare comunicazione all’autorità giudiziaria richiedente perché allo stato non ho ancora assunto alcuna determinazione in ordine alla domanda di estradizione alla competente autorità degli Usa. Determinazioni in relazione alla quale la norma non prevede alcun termine».
Così il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha risposto al capo della Procura di Milano, Manlio Minale e al Procuratore generale Mario Blandini che, nei giorni scorsi, gli avevano indirizzato una sollecitazione a comunicare le decisioni in merito alla richiesta di arresto a fini di estradizione di ventidue agenti della Cia, accusati di aver sequestrato il 17 febbraio del 2003 a Milano, l'imam radicale Abu Omar.

Sul caso, l’europarlamentare Ds Claudio Fava ha attaccato il nostro servizio segreto: «Apprendiamo che la Cia è in condizioni di organizzare operazioni coperte sulle quali i nostri servizi segreti apprendono notizie solo attraverso la stampa, fatto imbarazzante», ha commentato Fava. E per il verde Paolo Cento, «l’azione di Castelli ostacola chiaramente il lavoro dei magistrati».

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