Guerello, il «secchione» presente anche quando non c’è consiglio

Bravo, troppo bravo. Talmente «secchione» da essere presente anche quando non c’è neppure «lezione». Giorgio Guerello, il presidente del consiglio comunale, è stato annunciato, o per meglio dire si è annunciato da solo, come il vero recordman di presenze in Sala Rossa. Al suo posto ben 226 volte su 226. Anzi, su 225. Perché il duecentoventiseiesimo consiglio non c’è mai stato, le sedute in questi cinque anni sono state solo 225. E quindi, se proprio vuole il record, Guerello deve accettare di dividerlo con altri quattro colleghi consiglieri: Stefano Balleari e Matteo Campora (Pdl), Alberto Gagliardi (mezzo Pdl e mezzo Idv, nel senso che ha fatto il salto della quaglia a metà mandato) e Salvatore Lecce (Pd).
Ma come ha fatto Guerello a marcarsi presente anche quando non c’era neppure consiglio? Lo spiega uno dei «secondi» che, dopo aver rispettato il mandato degli elettori con una tale assiduità da non presentare neppure una volta un certificato medico, ora non ci sta proprio e reclama una «medaglia d’oro ex aequo». Stefano Balleari ci scherza su, ma racconta la storia del consiglio fantasma: «Nel 2010, poco prima di Natale, all’ordine del giorno c’era l’approvazione del bilancio preventivo. Noi consiglieri di opposizione abbiamo visto che in aula non erano arrivati i colleghi di maggioranza. Non erano abbastanza per rendere valida la seduta - racconta -. Un’occasione unica, visto che avremmo potuto mettere in difficoltà la sinistra proprio su un punto fondamentale come il bilancio. Per questo abbiamo deciso di non entrare in aula».
In sala Rossa in realtà c’era qualcuno. E c’era, ovviamente, anche Giorgio Guerello. «Lui ha fatto l’appello - conferma Balleari -. Mi sembra di ricordare che si fermò a 24. Numero insufficiente a convalidare la seduta, che non venne svolta». Consiglio inesistente, eppure Guerello se l’è conteggiato per valido. Ma quella seduta c’è stata o no? «Ricordo che il problema del presidente era quello di fare in modo che i consiglieri comunque intervenuti potessero ottenere il congedo dal lavoro», conclude Balleari.

Possibile quindi che in qualche modo sia stata messa a verbale la seduta che in realtà non si è neppure mai aperta. E probabilmente Guerello si è «sacrificato» segnandosi presente. E raggiungendo quota 226. Un vero secchione.

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