I genovesi curano l’afghano mutilato

I genovesi curano l’afghano mutilato

Lal Mohammed, il contadino afgano mutilato dai talebani perché si era recato a votare, sarà curato grazie alla generosità e l’impegno dei genovesi che hanno raccolto l’appello di Momento Liberale, di Beppe Damasio. L’uomo, a cui i terroristi avevano amputato naso e orecchie sarà operato a Firenze, all’ospedale Careggi, dove è arrivato in questi giorni. «Momento Liberale si è fatto promotore di un’iniziativa sostenuta con l’aiuto del Giornale e degli amici che hanno sottoscritto la colletta - dice Damasio, ringraziando tutti coloro che hanno partecipato - È poca cosa sul piano economico, 600 euro, ma dentro c’è l’anima di chi ha partecipato».

Ecco i nomi di chi ha partecipato: Ruggero Caiti, Fabio Capocaccia, Maurizio Casalegno, Roberto Cassinelli, Paolo Cazzulini, Beppe Damasio, Donatella Dau, Gian Franco Gadolla, Maria Gambardella, Rosalba Giambianco, Stefano LUnardi, Francesco Massa, Giovanni Mombelli, Enrico Musso, Vincenzo Palumbo e Franco Sensi.

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