Cosa direbbe Mario Baistrocchi non si saprà mai. Ma cosa pensano i suoi nipoti, questo sì. Perché per la cerimonia d'intitolazione al celebre zio della piazzetta con fontana nei giardini di Brignole, c'erano anche loro: Gian Ludovico e Carla Giordani. «Siamo molti lieti dell'iniziativa. È sicuramente il giusto riconoscimento per rendere immortale nostro zio. Indimenticabile attore dialettale genovese e fervente patriota», hanno commentano gli unici parenti del mitico «Bai». Ed è così che si chiude la campagna di riconoscimento a Mario Baistrocchi portata avanti da quattro anni da tutto il centro destra. Alla presenza dell'assessore comunale ai Servizi demografici, Paolo Veardo, del presidente Municipio medio levante, Pasquale Ottonello e del presidente dell'«Associazione Mario Baistrocchi» Piero Rossi, ieri è stata celebrata la nuova targa nei giardini di Brignole. «Finalmente questi giardini hanno una configurazione meno lugubre - ha dichiarato Alfredo Biondi -. Mi auguro che questo piccolo spazio verde pubblico, che da oggi porta il nome del celebre attore, possa brillare di luce propria e non essere considerato solo luogo di ricovero per sbandati e senza tetto».
C'è anche chi pensa già al centenario della nascita della Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi. È Gianni Plinio: «È una giornata felice e indimenticabile per tutti quelli che hanno avuto e hanno nel cuore il mitico "Bai". Ma deve essere solo l'inizio. Perché è necessario che le istituzioni si preparino a unirsi nel nome della cultura per celebrare adeguatamente una storia lunga quasi cento anni». Era infatti il 1913 quando un giovane intellettuale dal carattere carismatico, insieme a un gruppetto di amici decise di mettere in scena una commediola: «L'allegra brigata». Trovato il locale, il teatro Paganini, si presentarono le prime difficoltà finanziarie. Risolte dal giovane Baistrocchi con un pellegrinaggio presso le più autorevoli famiglie borghese, a cui promise: «Se lo spettacolo va bene rimborseremo, se va male
grazie e tanti saluti». L'idea piacque e si andò in scena. Un successo. Il rettore Maragliano incitò gli studenti a proseguire. E si proseguì infatti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.