I nuovi pace-makers

Nel mondo sono 22 milioni le persone affette da scompenso cardiaco, con una stima di 2 milioni di nuovi casi all'anno e una previsione futura di un raddoppiamento nei prossimi 30 anni. Dopo lo scompenso cardiaco arriva la fibrillazione atriale tra le più debilitanti e costose malattie cardiovascolari, con oltre 6 milioni di pazienti.
Recentemente per combattere lo scompenso cardiaco e la fibrillazione atriale sono stati realizzati da St.Jude Medical, la società americana leader nel mondo nei dispositivi elettromedicali i nuovi pacemaker, chiamati “Victory” che migliorano la conduzione ventricolare.

In Italia il primo impianto è stato effettuato presso l'Ospedale San Filippo Neri di Roma dall'équipe del dipartimento cardiovascolare diretta dal professor Massimo Santini, su un uomo di 70 anni. «Questo dispositivo - afferma Santini - favorisce il comportamento naturale del cuore: interviene infatti solo se è necessario e non interferisce con il ritmo cardiaco. È una innovazione di grande interesse».

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