I palazzi Rolli promossi capitale della canzone d’autore italiana

Le storiche dimore, da ieri patrimonio mondiale dell’Unesco, diventeranno la prestigiosa sede della Fondazione De André che verrà allestita da Renzo Piano

I palazzi Rolli promossi capitale della canzone d’autore italiana

Le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli fanno parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Ieri a battezzare i prestigiosi edifici architettonici e culturali del capoluogo ligure, con la consegna del certificato dell'ente al sindaco Beppe Pericu, c'era anche il vicepresidente del consiglio Francesco Rutelli che insieme al primo cittadino e al direttore dell'Unesco Francesco Bandarin, ha partecipato alla cerimonia a Palazzo Tursi.
Poco prima della consegna, intorno alle 11 di ieri, il vicepremier ha scoperto una targa in via Garibaldi dedicata a Genova, alle sue Strade Nuove e ai Palazzi dei Rolli, dove, grazie a un'iniziativa del presidente della Regione, Claudio Burlando, si terrà un concorso per la ristrutturazione dei palazzi con la collaborazione della fondazione Fabrizio De Andrè. Per il progetto, ha spiegato Burlando, che si terrà nei prossimi mesi, è stato scelto il palazzo Grillo, uno dei migliori esempi di architettura intitolata ai Rolli. Il palazzo, che si trova nel cuore del centro storico genovese, è già stato restaurato esternamente da Arte. Per l’allestimento, invece, Burlando pensa a Renzo Piano che, tra l’altro, ha già visitato i locali e avrebbe dato la sua disponibilità. Si tratterà ora di adattare gli spazi interni alle esigenze della Fondazione e di ricavare al piano superiore uno spazio per alloggi, che potrà diventare un piccolo «hotel de charme» o una foresteria per gli ospiti della fondazione stessa.
«Ci sarà probabilmente anche un caffè, dovrà essere qualcosa di raffinato, un pò alla parigina - ha aggiunto Burlando -. Per quanto riguarda le attività che si svolgeranno al suo intero spetterà invece alla Fondazione decidere».
Le Strade Nuove e il sistema dei Rolli sono composte dalle odierne via Garibaldi e via Balbi, dove gli edifici erano stati realizzati dalle maggiori famiglie della nobiltà genovese nel XVI e XVII secolo. Nel 1576 un decreto del Senato promulgò un elenco ufficiale dei palazzi obbligati a ospitare visite di Stato, elenco degli alloggiamenti pubblici o Rolli, riconoscendone il particolare pregio.
Sui Rolli e sul progetto della fondazione De Andrè, Rutelli è intervenuto dopo il discorso ufficiale del sindaco. «È dovere dell'ente pubblico - ha detto il vicepresidente del consiglio - investire sulla cultura. I finanziamenti per questo settore dovranno essere aumentati. Ben vengano iniziative come quella proposta dal presidente Burlando. Ci impegneremo come governo per trovare le risorse necessarie».
Da Genova, quindi, non si è fatta attendere la risposta a Rutelli, che ha ricevuto immediatamente un appello dal presidente della Camera di Commercio, Paolo Odone, a sbloccare i finanziamenti che le Camere possono destinare all'organizzazione di eventi culturali. «Quei finanziamenti sono bloccati - ha risposto Rutelli - ma possiamo lavorarci per cambiare la situazione».
Dalle iniziative culturali al paesaggio architettonico genovese elogiato dal direttore del centro patrimonio mondiale Unesco, Francesco Bandarin, che, a margine della sua relazione, ha sparato a zero contro la sopraelevata a mare.
«La sopraelevata è una ferita per la città e deve essere abbattuta al più presto - ha detto Bandarin - senza dare ascolto ai sostenitori del postmodernismo che la vorrebbero difendere».


La presa di posizione è stata applaudita da molti esponenti del mondo della politica e della cultura presenti nella sala comunale, che hanno comunque ricordato come sia necessario individuare prima una soluzione alternativa per garantire la normale circolazione del traffico veicolare.

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