I racconti musicali del «quinto evangelista»

Il maestro Frans Bruggen propone questa sera la «Passione secondo Giovanni» di Johann Sebastian Bach

La personale visione musicale della passione e morte di Gesù, più volte espressa negli anni di Lipsia, nonostante egli si sia servito di due fonti canoniche, quali i vangeli di Matteo e Giovanni, ha indotto alcuni a chiamare Johann Sebastian Bach il «quinto evangelista». A Lipsia Bach era giunto nel 1723 avendo ottenuto il posto di «kantor» (compositore) della chiesa di San Tommaso, per la quale doveva fornire la musica richiesta dal servizio liturgico luterano, comprese le Passioni del Venerdì Santo, in alternanza con l’altra illustre chiesa cittadina, quella di San Nicola. Da poco insediatosi a Lipsia, Bach piantò subito una grana, proprio a causa della sua Passione secondo Giovanni, del 1724, che avrebbe voluto eseguire a san Tommaso, mentre secondo il regolamento comunale toccava a San Nicola. Bach dovette accettare. La Passione secondo il vangelo di Giovanni, che Frans Bruggen, pioniere della cosiddetta filologia esecutiva, ci proporrà alla testa di complessi specializzati in tale repertorio, non è però quella del 1724, pervenutaci solo parzialmente, bensì un rimaneggiamento successivo dell’autore, cui si deve anche la stesura del testo, risalente agli anni Quaranta, in occasione dell’ultima delle quattro riproposte lipsiensi del capolavoro sgorgato dall’ardore compositivo dell’ancor giovane maestro. Parti corali molto elaborate e talvolta tumultuose, arie solistiche espressione di commozione profonda, corali protestanti, recitativi ariosi utilizzati per le parti dell’evangelista e di Gesù, costituiscono l’ossatura formale della passione bachiana che, in alternanza con la Passione secondo Matteo, ameremmo ascoltare regolarmente ogni anno per la Pasqua.


Con Frans Bruggen, l’Orchestra del XVIII secolo, la Cappella Amsterdam e i solisti: Markus Schäfer, Evangelista, Thomas Oliemans, Gesù, Nele Gramss (soprano), Patrick van Goethem (alto), Marcel Beekman (tenore) e Geert Smits (basso).
Auditorium. Sala Santa Cecilia. Questa sera alle 20.30. Info: 06.8082058.

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