I risparmi a rischio? Alle Europee Di Maio spera di essere il nuovo Renzi

Stessa cifra, 10 miliardi, stesso periodo e stesso momento elettorale: le Europee. La strategia dei 5 stelle per frenare l’ascesa di Salvini e l’allarme che mette a rischio i nostri risparmi?

I risparmi a rischio? Alle Europee Di Maio spera di essere il nuovo Renzi

Le Europee accenderanno gli animi dei due partiti governativi. La preoccupazione di Salvini, il più in attivo nei sondaggi dallo scorso 4 Marzo, è rimanere schiacciato sulla battaglia per l’immigrazione e la sicurezza e non sul come riempire la pancia degli italiani in povertà. Se il vicepremier con delega all’Interno avrebbe quindi raggiunto quota 30% a costo zero, ora si pone il problema di una possibile frenata in favore degli alleati. Iniziando a parlare con maggiore frequenza di lavoro, ed investimenti, e delle passate manovre Europee che hanno impoverito l’Italia tenta di inserirsi in un dibattito economico che potrebbe avvantaggiare gli stellati grillini. In suo soccorso, ma principalmente per evitare screzi che possano ledere il suo narcisismo, giungono le parole di Conte: è una manovra della coalizione e non riconducibile a singole forze politiche.

Come dire a Salvini inutile scalciare e temere che se ne possa avvantaggiare solo il movimento di Di Maio. Intanto giungono da Bruxelles riflessioni che allontano, in negativo, anche il paragone con la Grecia. Mentre i nostri dirimpettai hanno fruito di 250 miliardi di euro in otto anni, ed oggi gran parte di quel paese è nelle mani della Germania, l’Italia ha già l’impegno di rifinanziare il debito nei prossimi 36 mesi per un importo complessivo di ben 655 miliardi di euro. Mentre per gli ellenici l’European Stability Mechanism ha svolto il suo ruolo, nei riguardi del nostro Paese non c’è alcuna volontà, economica e politica, di intervenire attraverso il Fondo Salva Stati. Ecco perché, anche in seguito a questa manovra dell’esecutivo nazionale, si fanno filtrare voci secondo cui, per ristrutturare il nostro debito, si dovrebbero spazzare via i risparmi di buona parte degli italiani. Per consolidare l’assurda ipotesi basta fare un passo indietro, neanche tanto lontano, a quando il Governo Amato, nella notte tra il 9 ed il 10 Luglio del 1992, prelevò coattivamente il 6 per mille da tutti i depositi bancari.

Tornando alla corsa per il rinnovamento del Parlamento di Bruxelles, ci sono più similitudini da fare rispetto ai primi mesi del 2014. L’allora “astro nascente” del moribondo Pd promise 80 euro per otto mesi con un impegno governativo di circa 10 miliardi di euro e nello stesso periodo di pre corsa elettorale per le scorse elezioni europee. Risultato? Un consenso pari al 40% di voti e record storico per il partito democratico con frenata degli alleati. Strane coincidenze ma con protagonisti diversi. Oggi ci troviamo nel periodo pre rinnovo rappresentanza italiana per Bruxelles, i miliardi previsti dal Def sono gli stessi e gli euro per la platea fruitrice potrebbero superare anche i cento euro ma con l’aggiunta del reddito di cittadinanza e dell’innalzamento delle pensioni minime. Coincidenze che se rischiano di far sperare a Di Maio di poter esser il nuovo Renzi preoccupano non poco, per quanto prima detto, il Ministro Matteo Salvini leader della forza politica alleata dei grillini. Preoccupazione che lo farà scalciare non tanto per mantenere quanto i sondaggi gli attribuiscono, circa il 30% rispetto a poco più del 17 delle scorse politiche, ma principalmente per non far schizzare la percentuale dei grillini anche tentati, non avendo sui vari territori i Mr.

Preferenze, di modificare la legge per le elezioni europee introducendo le liste bloccate come per le consultazioni nazionali. Dal “Tempo delle Mele” (il film dell’innamoramento adolescenziale) alla “Guerra dei Roses” (la tragicronaca del divorzio di una perfetta coppia di coniugi) ?

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