I sette sigilli dei vescovi piemontesi

Sette grandi temi su cui operare per poi ripartire. I vescovi piemontesi hanno messo nero su bianco le richieste da sottoporre al nuovo Consiglio regionale appena eletto: famiglia, lavoro e crisi economica, centralità della persona e difesa della vita umana, trasparenza, parità scolastica e libertà di scelta educative, dialogo per la ricerca del bene comune e gli immigrati. Il «dossier» è stato presentato ieri dall’arcivescovo di Torino, il cardinale Severino Poletto: «Il documento è stato preparato prima delle elezioni, ma abbiamo aspettato a presentarlo per evitare strumentalizzazioni politiche». Il messaggio rivolto alla nuova maggioranza è chiaro: la famiglia è quella tradizionale e non va confusa con altre forme di convivenza. L’occupazione è il nodo centrale per i giovani che vogliono costruirne una, e dunque servono investimenti per aiutare l’economia.

Le posizioni sulle questioni etiche legate alla salute e al rispetto della vita (aborto, Ru486, eutanasia) sono nette: «Non faremo sconti - ha concluso Poletti - a chi perseguirà scelte, leggi o norme contrarie alla visione cristiana».

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