Michela Giachetta
Non si allenta la tensione tra tassisti e Comune. La categoria ribadisce il concetto: «il Campidoglio promette e non mantiene». Lultimo motivo di scontro riguarda i nuovi turni che il Campidoglio ha appena fissato e che resteranno in vigore per 5 mesi. «Con questi nuovi turni - spiega Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa 3570, che vanta 2700 iscritti - non sarà possibile coprire a sufficienza la fascia oraria dopo le 22,30 e quella fra le 5 e le 6. Per noi questo significa un super carico di lavoro e per romani e turisti limpossibilità di usufruire di un servizio che dovrebbe essere garantito. Avevamo proposto allassessore alla mobilità capitolino una turnazione diversa, ma non siamo stati ascoltati».
«Con i nuovi criteri - si legge in una nota di UnicaTaxi, sindacato della Cgil, che a Roma conta circa 1800 iscritti. - si favoriranno solo gli abusivi». Che non hanno certo bisogno di essere favoriti, soprattutto in una città come Roma dove labusivismo si fa sentire, eccome. Le lamentele della categoria, però, riguardano anche altri settori. «Il problema - denuncia Bittarelli - è la mancata attuazione di molti punti di un accordo firmato prima dellestate». Fra i vari punti, vi è innanzi tutto quello che riguarda le corsie preferenziali. «Veltroni già lanno scorso ci aveva assicurato che lAmministrazione si sarebbe impegnata ad aumentare di 249 chilometri le corsie riservate al mezzo pubblico e quindi ai taxi - spiega il presidente della cooperativa - ma finora ben poca cosa è stata fatta. E questo è un problema che si riversa direttamente sui clienti: la tariffa, infatti, varia non solo in base ai chilometri percorsi, ma anche al tempo impiegato. Se per fare 3 chilometri ci mettiamo mezzora, lutente pagherà una cifra spropositata rispetto alla strada fatta, ma sul traffico noi non possiamo incidere».
Altro punto dolente riguarda lintroduzione di 148 colonnine telefoniche che avrebbero dovuto essere installate prima della fine dell'anno. «Ma non ne sappiamo nulla» dice Bittarelli, che aggiunge di non sapere nulla nemmeno del doppio tassametro da installare in via sperimentale su alcune vetture, per garantire la trasparenza delle tariffe. A tutto questo si aggiunge la paura, ormai crescente, legata allaumento delle rapine. «Il problema esiste da sempre, ma adesso la situazione è precipitata», denuncia Nicola Di Giacobbe, segretario generale di Unitaxi.
Di fronte a queste lamentele, lassessore ai Trasporti e alla Mobilità, Mauro Calamante è incredulo: «Abbiamo costituito una commissione consultiva in cui sono presenti esponenti della categoria dei tassisti - dichiara lassessore - I nuovi turni sono stati fatti con laccordo di questa commissione».
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