Impregilo fornirà Las Vegas di acqua potabile

da Milano

L’acqua potabile di Las Vegas porterà firma italiana. Il gruppo Impregilo si è infatti aggiudicato una commessa negli Stati Uniti del valore di 447 milioni di dollari. La gara è stata promossa dalla Southern Nevada Water Autority, società pubblica che gestisce i servizi idrici per circa due milioni di persone, ed è finalizzata alla realizzazione di un articolato sistema di prelievo e trasporto delle acque del Lago Mead, uno dei più grandi laghi artificiali degli Stati Uniti, situato a circa 30 chilometri a Sud-Est di Las Vegas, al fine di alimentare la fornitura di acqua nell’area urbana della città. Il progetto, aggiudicato al termine di una gara internazionale, è particolarmente complesso dal punto di vista tecnico e prevede la realizzazione di una presa d’acqua a circa 100 metri di profondità, sul fondo del lago, la costruzione di un tunnel della lunghezza di circa cinque chilometri e lo scavo di un pozzo di accesso profondo circa 200 metri. I lavori inizieranno a breve, attraverso la controllata statunitense del gruppo, e la loro ultimazione è attesa nella seconda metà del 2012.
«Queste nuova importante acquisizione - ha commentato l’amministratore delegato di Impregilo, Alberto Rubegni - rappresenta un significativo riconoscimento del know-how tecnico e delle capacità gestionali del gruppo Impregilo in un mercato particolarmente rigoroso e selettivo quale quello degli Stati Uniti». Il gruppo Impregilo, attraverso la società Healy interamente controllata, opera da oltre trent’anni negli Stati Uniti, Paese in cui ha recentemente terminato con successo un analogo progetto con la realizzazione di tunnel per il potenziamento del sistema fognario della città di Portland nello Stato dell’Oregon, e dove ha realizzato numerose opere infrastrutturali (a San Diego, Boston, Chicago); sul finire degli anni Settanta aveva anche costruito due lotti della metropolitana di New York. L’ultima grande realizzazione negli Stati Uniti è stata proprio la fognatura di Portland, una commessa da 300 milioni di euro, i cui lavori sono stati completati circa un anno fa. È stato costruito il nuovo collettore per la parte ovest della città, con la realizzazione di una stazione di pompaggio in sotterraneo, di una galleria di circa 5.500 metri di lunghezza, di cinque pozzi di servizio profondi 40 metri, oltre a un’articolata e complessa serie di tunnel. Le tecnologie impiegate, particolarmente sofisticate, sono state utilizzate per la prima volta negli Stati Uniti.


Di recentissima ultimazione, invece, l’impianto idroelettrico di Karahnjukar, in Islanda, per la raccolta delle acque di ghiacciaio del fiume Jokulsa a Dal - con una diga alta 200 metri e lunga 800, una delle più imponenti d’Europa - e il successivo trasferimento delle stesse per alimentare una centrale in sotterraneo di 690 MW di capacità totale. L’energia elettrica prodotta alimenterà il più grande impianto di produzione d’alluminio del Paese, in fase di costruzione.

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