Ferruccio Repetti
La notizia: «O si fa il Corridoio 5, o si muore!». Garibaldeggiano così, in videoconferenza, gli industriali del Nord nel dare il via alla «Staffetta per lEuropa» ed esprimere le ragioni del mondo produttivo a favore di unopera strategica - la linea ferroviaria Lisbona-Kiev - che deve passare assolutamente sul territorio italiano. E che, per la Liguria, significa Terzo valico e quindi, tanto per intenderci, abbondante provvista di ossigeno, indispensabile alla sopravvivenza. «Il progetto del collegamento ad alta capacità fra Europa dellOvest e dellEst - insiste allesordio Emma Marcegaglia, vicepresidente di Confindustria e anima delliniziativa - ha importanza nevralgica per migliorare lefficienza del sistema logistico nazionale, rilanciare la crescita e sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle aree emergenti delleconomia mondiale». Bene. Tutti concordano. E per tutti si intende presidenti e direttori della varie associazioni e unioni industriali di Genova, Torino, Milano, Brescia, Bologna, Venezia e Trieste. Si danno ragione lun laltro.
Gli industriali scoprono il Terzo valico
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