Influenza A: i morti nel mondo sono più di 3.200

Nell'ultima settimana, aumento di 368 casi. Secondo l'Oms, il continente americano resta il più colpito (2.467 decessi). In totale, circa 300mila i colpiti dal virus

Il virus dell'influenza A H1N1 ha provocato almeno 3.205 decessi dallo scoppio dell'epidemia.
Secondo l'ultimo aggioramento reso noto a Ginevra dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l'aumento è di 368 morti rispetto ai dati della settimana scorsa (2.837).
Il continente americano resta il più colpito con 2.467 decessi, ma casi sono stati segnalati in ogni Paese. Nelle regioni temperate dell'emisfero nord l'attività del virus è «variabile», afferma l'Oms. Negli Stati Uniti, sono segnalati aumenti regionali (sud-est), mentre molti Paesi europei riferiscono di un attività bassa o moderata. Alcune parti dell'Europa dell'est cominciano a segnalare un aumento.
L'attività dell'influenza continua a diminuire nelle zone temperate dell'emisfero sud, mentre la trasmissione resta attiva in alcune regioni tropicali delle Americhe e dell'Asia.
L'Oms precisa che continuano ad essere segnalati casi sporadici di resistenza all'antivirale oseltamivir.


In tutto più di 277.607 casi di influenza H1N1 sono stati confermati nel mondo, ma il dato è ben al di sotto della realtà poichè l'Oms non richiede più ai Paesi di confermare con costose analisi di laboratorio ogni singolo caso sospetto.

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