Influenza, il Messico: "E' in fase calante" In Italia due contagiati, ma sono già guariti

Il ministro della Sanità: il virus si sta attenuando. In Italia riscontrati due casi su un paziente di 53 anni a Massa e su un giovane di 25 anni, rientrati entrambi dal Messico, ma non sono più infetti. Un caso "fortemente sospetto" a Firenze

Influenza, il Messico: "E' in fase calante" 
In Italia due contagiati, ma sono già guariti

Città del Messico - Sale il bilancio dell'epidemia dell'influenza A/H1N1 in Messico: 19 i morti e 454 i casi accertati. Lo ha annunciato il ministro della Sanità messicano José Angel Cordova. Che però spiega: "L'epidemia nel paese è in fase calante". "Abbiamo 473 casi di influenza confermati, di cui 454 persone infettate e altre 19 decedute" ha dichiarato il ministro, precisando che finora sono state effettuate 1.303 analisi. Il precedente bilancio era di 16 morti e 427 malati accertati. Il ministro ha precisato che i casi riguardano 18 dei 32 Stati di cui è composto il Paese e che le morti si concentrano nella Valle de México, dove vivono 20 milioni di persone. La maggior parte (14) delle vittime sono donne. Nella conferenza stampa in cui ha parlato il ministro Cordova é stato confermato che non ci saranno modifiche nel calendario delle consultazioni legislative del 5 luglio per la quali domani inizia la campagna elettorale.

Due contagiati in Italia: guariti L’Asl di Massa ha confermato che il paziente ricoverato nell’ospedale locale è affetto da Nuova Infuenza. È il primo caso in Italia. "È stato telefonicamente confermato dall’Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all’influenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato il direttore generale dell’Asl 1 di Massa Antonio Delvino che però ha spiegato che "il paziente non presenta più nessuna sintomatologia, è guarito". Il direttore generale ha spiegato che "sono stati sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti più stretti e le persone che hanno avuto contatto con lui". "Il paziente è guarito, non rischia più niente". Il paziente è un cinquantenne della provincia di Massa arrivato dal Messico il 23 di aprile e poi ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Massa.
E' un ragazzo di 25 anni, tornato dal Messico e già guarito, il secondo caso di nuova influenza confermato in Italia. Il giovane è stato curato dall'Istituto Spallanzani ma non é mai stato sottoposto a ricovero. La sua compagna, secondo quanto si apprende, è stata trattata in via precauzionale con antivirali.

Paziente "fortemente sospetto" a Firenze Un caso 'fortemente sospetto' di essere affetto da Nuova Influenza è stato registrato all'ospedale fiorentino di Careggi: l'uomo sta bene ed è in stato di isolamento. Lo ha reso noto il dipartimento della salute della Regione Toscana che "ha aggiornato i numeri dei casi toscani sospettati e, dei 13 casi all'attenzione dei sanitari (escluso il 'paziente zero' di Massa) 12 sono risultati negativi. Il paziente un fiorentino di 32 anni rientrato a Malpensa da Città del Messico il 30 aprile sera, ha mostrato i primi sintomi influenzali nella notte tra giovedì e venerdì. E' stato ricoverato la sera di domenica 3 maggio e stamani è stato sottoposto all'esame del tampone, subito inviato a Roma all'Istituto Superiore di Sanità a cui spetta la dichiarazione ufficiale di positività. Il paziente, sottoposto a cura immediata, sta bene ed è in stato di isolamento. Il padre e un amico sono sottoposti a profilassi virale e la compagnia aerea è stata avvertita per avviare le procedure internazionali di rintraccio dei passeggeri seduti nei posti vicini al paziente.

 

Fazio: "I Occidente malattia con sintomi blandi" È inevitabile la diffusione del virus della nuova influenza", che comunque si presenta in forma molto blanda, con sintomi molto leggeri. Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio rassicura e spiega che in Italia fino ad ora sono stati riscontrati 21 casi sospetti, 9 dei quali esaminati ad oggi dall’Iss: di questi uno, il caso di Massa, è risultato positivo e otto sono risultati negativi, 4 dei quali totalmente negativi e 4 (2 provenienti dalla California e 2 da New York) hanno riscontrato la presenza di un virus di influenza stagionale. Ancora, 13 casi sono attualmente sotto osservazione: le persone resteranno a casa per 7 giorni attentamente monitorate e l’Iss ha in atto i controlli necessari. "In più - ha aggiunto Fazio - c’è una hostess proveniente da volo da Cancun atterrata a Malpensa che attualmente è sotto osservazione e stiamo rintracciando i passeggeri del volo per la tracciabilità del virus".

Il contagio sbarca in Asia Una religiosa di 51 anni, rientrata domenica dal Messico e messa in quarantena martedì scorso, ha contratto il virus, ha confermato oggi all’agenzia di stampa sud-coreana Yonhap un funzionario del ministero della Sanità, dietro garanzia di anonimato. È il primo caso di influenza A - come è stata battezzata la malattia da virus H1N1 - ufficializzato in Corea del Sud. E giunge poche ore dopo la conferma di un primo caso in Asia - quello di un messicano arrivato a Hong Kong via Shangai - che ha portato la Cina ad annunciare l’interruzione dei voli tra Shangai e il Messico. "La data della ripresa dei voli dipenderà dal quadro di controllo della pandemia", ha annunciato l’agenzia ufficiale Nuova Cina. Il primo caso di contagio da H1N1 a Hong Kong è stato confermato ieri dal capo dell’esecutivo Donald Tsang, che ha deciso un immediato innalzamento dello stato di allerta. Si tratta di un giovane di 25 anni, giunto nella megalopoli cinese a bordo di un volto China Eastern Airlines e ricoverato in serata con febbre alta e sintomi che lasciavano pochi dubbi. La conferma del contagio ha fatto scattare l’allarme: 300 clienti e dipendenti dell’hotel dove l’uomo ha brevemente alloggiato sono stati messi in quarantena per sette giorni, mentre le autorità hanno annunciato misure "draconiane" per stoppare la diffusione del virus. Il ministero cinese della Sanità ha chiesto alle autorità competenti a Pechino, Shangai e Canton di mettere in immediata quarantena tutti i passeggeri del volo AM098 su cui è giunto il malato dal Messico.

Intanto in Corea del Sud è stato segnalato un caso "probabile" dopo quello della religiosa rientrata dal Paese sud-americano. Il ministero della Sanità ha precisato che altre 23 persone sono state sottoposte a test di controllo.

India: negativi sei casi In India sono risultati tutti negativi i sei pazienti ricoverati a Delhi. Lo riferiscono fonti del ministero della salute, citate dall'agenzia Ians. Dopo i tre già dimessi ieri dal Ram Manohar Lohia Hospital della capitale indiana, anche per gli ultimi tre pazienti è arrivato il via libera dalle autorità sanitarie alla dimissione dall'ospedale. Al momento, come hanno spiegato i vertici sanitaria dall'ospedale specializzato in malattie infettive, nessun paziente è ricoverato con i sintomi dell'H1N1. L'ospedale, intanto, si è attrezzato a fronteggiare eventuali casi, isolando un'area di quarantena e dedicando personale medico e paramedico, oltre ad approvvigionarsi di Tamiflu, l'antivirale che può combattere la nuova influenza. Dei sei casi sospetti arrivati all'ospedale indiano, due riguardavano cittadini non-indiani residenti uno a Londra e un altro in Texas.

L'America chiude le scuole In America più di 430 scuole sono state chiuse in 18 Stati per prevenire il diffondersi dell’epidemia, mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel Paese. Il governo Usa ha intanto emanato un nuova direttiva per le scuole dove sono stati riscontrati casi di contagio, che impone la chiusura degli istituti interessati per almeno 14 giorni. Gli studenti ammalati possono infatti trasmettere il virus per un periodo compreso dai sette ai dieci giorni dal momento in cui lo hanno contratto. Gli esperti hanno comunque sostenuto che il virus dell’influenza suina è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. Nancy Cox, responsabile del settore influenza del Centro di controllo e prevenzione delle malattie di Atlanta, in Usa, ha detto che il virus H1N1 non ha caratteristiche genetiche e "forza" paragonabili, ad esempio, alla pandemia della "Spagnola" che si diffuse nel mondo dal 1918.

 

 

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