«Insegnarci il calcio? Ma se Mou ha portato solo polemiche...»

Insomma Lo Monaco, cos’è che non va con Josè?
«Lasciamo perdere, ma non fatemi fare polemiche, si gioca Catania-Inter, non Lo Monaco-Mourinho».
Le piacerebbe?
«I rapporti fra noi due non hanno niente a che fare con la partita. Se non ho stima nei suoi confronti non conta niente, e non l’ho detto alla vigilia di questa partita, l’ho detto in tempi non sospetti».
Ma perché ce l’ha tanto con lui?
«Doveva insegnarci il calcio e invece ha portato solo chiacchiere e polemiche. L’Inter vinceva anche con Mancini, tatticamente e tecnicamente Mourinho non ha portato niente di nuovo in Italia. Però ci ha detto che dovremmo vergognarci del nostro calcio».
Non condivide?
«Sono un consigliere di Lega e ogni volta che sento parlare del Palazzo resto sempre perplesso. Ma cos’è ’sto Palazzo, ci sono dentro e non ho capito niente? Sono nel calcio da tanti anni e so che la sudditanza psicologica esiste veramente, solo che gli arbitri non se ne rendono conto, sono in buona fede. L’Inter viene qui ogni anno e vince grazie a grandi invenzioni arbitrali. E sapete come reagisce il pubblico di Catania? Applaude, ironicamente, ma applaude».
Bè, se applaude... Ma lei ha detto che l’Inter si troverà addosso tutta la città...
«Sono stato mal interpretato e ho anche annunciato querele per le dichiarazioni che mi sono state attribuite. L’Inter giocherà contro tutta la città così come succederebbe al Chievo o a qualsiasi altra squadra perché qui c’è una partecipazione popolare massiccia. Ma nessuno va col bazooka allo stadio. Poi loro sono l’Inter, per me sono la squadra con l’organico più forte d’Europa, vincono sempre perché sono i più forti, esce uno ed entra un altro ancora più forte. Solo che Mourinho lo hanno preso per vincere la Champions, adesso vediamo».
Avranno la testa a Londra e voi li aspettate al varco?
«Li ho sempre visti impressionanti anche nelle vigilie di Champions».
Merito del training psicologico di Josè...
«La sua è una filosofia, rientra nei suoi compiti, ci provano tutti gli allenatori e lui in questo è bravo, è innegabile».
Quasi quasi vorrebbe un Mourinho anche per il suo Catania.
«Non mi faccia rispondere... Ho stima della società Inter e se Massimo Moratti lo ha scelto avrà fatto i suoi calcoli. Da noi Mourinho sarebbe sprecato».
Le ha già fatto due complimenti, fra poco trovate l’accordo per la prossima stagione...
«E i soldi chi me li dà?»
Mihajlovic ha confessato che in un primo tempo Mourinho gli era antipatico, adesso ha cambiato idea.
«Sinisa è giovane ma mi fa piacere che abbia cambiato opinione, è da persone a modo cambiare idea».
E lei?
«Io no».
Non è a modo?
«Non intendo questo, è che se Mourinho mi attacca entra nel mio campo. Siamo diversi».
Prima o poi vi incontrerete...
«Mai, e neppure ci tengo».
Vi incontrerete e magari vi scoprirete simili...
«In questa occasione è impossibile, lui è squalificato. Ma se mi dicessero che ci chiudono in una stanza e lui mi parla di tattica e tecnica allora accetterei».
C’è sempre qualcosa da imparare...
«Ma non venitemi a dire che gioca con tre punte quando rimane in dieci, l’ha fatto anche Zaccheroni quando era a Udine. Gara del 13 aprile 1997 a Torino con la Juventus, nei minuti iniziali il difensore Genaux perde la testa e si fa espellere, Zaccheroni non cambia nulla, fa la difesa a tre e vince 3-0».
Gli insegni qualcosa lei allora...
«Finirebbe a chiacchiere e polemiche».
Vi massacrano?
«Se perdiamo è un dramma per la nostra classifica. Se perde l’Inter, il Milan si avvicina. Capito che partita sarà?».


Lei come la vede?
«Dovremo essere aggressivi fin dai primi minuti, non hanno ancora vinto e noi siamo in un gran momento».
Come finirà questa storia?
«Mourinho se ne tornerà in Inghilterra e noi resteremo qui senza vergognarci del nostro calcio».
Intendevamo la partita...
«Soffriranno».

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