Intercetta, intercetta che prima o poi un bel nome esce

Il metodo Woodcock è intercetta, intercetta che prima o poi un bel nome esce. E così puntualmente è avvenuto anche per l'inchiesta Finmeccanica dove il pm intercettatore è riuscito a pizzicare un ministro, Passera, e addirittura l'ex presidente della Repubblica, Ciampi

Il metodo Woodcock è intercetta, intercetta che prima o poi un bel nome esce. E così puntualmente è avvenuto anche per l'inchiesta Finmeccanica dove il pm intercettatore è riuscito a pizzicare un ministro, Passera, e addirittura l'ex presidente della Repubblica, Ciampi. I due diretti interessati, come spesso avviene, sono sullo sfondo: sono altri a parlare e precisamente gli uomini delle relazioni esterne del gruppo industriale. Uno di loro racconta della sua visita a casa di Ciampi e della conseguente richiesta di buoni uffici per il suo capo, Orsi (amministratore di Finmeccanica). Ciampi (dice ancora l'intercettato) avrebbe poi ottenuto dal ministro Passera una dichiarazione pubblica a favore dei vertici di Finmeccanica. Che poi effettivamente ci fu.

A parte il fatto che non si capisce quale sia il rilievo penale nel comportamento di due Pr che fanno il proprio mestiere, resta un'altra questione.

Per quale motivo queste intercettazioni, tra le centinaia fatte nell'inchiesta, sono finite agli atti? Non certo per il loro rilievo penale. Si ha la sgradevole impressione che Passera e Ciampi siano due obiettivi favolosi per costruire attorno all'inchiesta Finmeccanica, quell'aria di grande, definitiva, succulenta impresa della Procura di Napoli.

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