Il sesso fa più danni del capitalismo

Vorrei lanciare un messaggio trasgressivo per il gay pride

Il sesso fa più danni del capitalismo

Vorrei lanciare un messaggio trasgressivo per il gay pride. La liberazione sessuale ha provocato una nuova terribile divisione di classe, tra i possidenti e i nullatenenti del sesso. Una disuguaglianza paurosa, quanto la differenza tra ricchi e poveri sul piano economico, anzi più disperante perché appare irrimediabile. È una forma di accumulazione capitalistica ignota alle società «represse»: pochi libertini, dotati di mezzi, dispongono di gran parte dei beni erotici e hanno possibilità sessuali negate ai poveri di sesso, perché impacciati, scarsi di mezzi naturali o di appeal. Da una parte poligami che accentrano ricchezze sessuali ingenti; dall'altra masse di indigenti, solitari o mono-partner, con rari rapporti sessuali. È una rivoluzione atroce soprattutto in campo femminile, dove le poche attraenti dispongono di possibilità di vita negate alle molte inappetibili o decotte. Crea drammi ai ragazzi respinti e deprime i vecchi impotenti. Ci vorrebbe un Marx del proletariato sessuale per istigare a una rivoluzione sessuale opposta a quella lanciata da Reich. Non sto pazziando. Per il brillante scrittore Michel Houellebecq il sesso oggi discrimina più del denaro (e a volte fa miscela esplosiva con esso). È un sistema selettivo impietoso, crea nuove miserie e diseguaglianze tremende.

Il liberismo sessuale, più di quello economico, getta nella frustrazione masse di sfigati. Ma dirlo è vietato. Altro che orgoglio gay, presidente Boldrini: chi si occupa delle ingiustizie sessuali verso i diversamente dotati?

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