Qualcuno avvisi Beppe Grillo che il suo Movimento 5 stelle potrebbe perdere, da un momento all’altro,luminosità.Se i partiti tradizionali sono sfiancati da una crisi di vecchia data, anche i grillini non se la passano per niente bene, nonostante i generosi sondaggi ottenuti negli ultimi anni alle amministrative soprattutto nel Piemonte della Val di Susa e in Emilia Romagna. Soltanto poche settimane fa il comico genovese era inciampato sulla cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri, definendola «senza senso» e attirandosi le ire di mezzo movimento e i rimbrotti del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Echi di spaccature interne, insomma, sono noti da tempo, ma ora lo scontro è tale da minacciare una scissione già oggi.
Ma andiamo con ordine.A lanciare l’allarme tra i propri seguaci è stato ieri lo stesso Beppe Grillo che nel post «Il Movimento 5 stelle è morto, viva il Movimento 5 stelle » ha mandato in subbuglio quella fetta di internauti che leggono il suo blog manco fossero le Sacre Scritture.
L’intervento del fondatore del M5S nasce da uno scambio di messaggi, tra consiglieri comunali eletti con il movimento, che lamentano la mancanza di un’organizzazione interna e criticano alcune scelte di Grillo e di Gianroberto Casaleggio, la cui società gestisce i contenuti del blog. Il comico genovese, che pubblica l’intera conversazione, non le manda a dire alle sue «creature» e bolla il lungo botta e risposta con un eloquente: «Mi ha fatto cadere le palle».
Ma non è finita qui. Sono proprio le continue critiche che devono aver dato fastidio al comico. «Alcuni hanno scambiato il M5S per un partito e ora si sentono a disagio », denuncia Grillo. Ma «il M5S non vuole essere partito». E chi non è d’accordo, «nessuno lo obbliga». Qualche militante, continua il fondatore del Movimento, ha organizzato un incontro a Rimini questo fine settimana: «L’elenco dei punti di discussione è degno della migliore partitocrazia con la proposta finale di un leader del M5S. Se non cambiamo- tuona- è meglio scordarci le politiche».
E sul web è già scattato il botta e risposta tra le due fazioni, tra chi appoggia al 100% il pensiero del comico e chi, invece, lo accusa di sbagliare a «sconfessare» iniziative partite dal basso per rimediare al «caos assoluto» che c’è nell’organizzazione del Movimento 5 Stelle.
«Caro Beppe, potevi pensarci due volte prima di offendere persone che donano al movimento spesso anche i propri fine settimana », scrive Stefano.
E un anonimo: «Sono deluso! Il M5S nei sondaggi lo si dà a percentuali altissime» per le politiche 2013 «e lo si vuole smembrare? ».
La chat diventa così il luogo dove i grillini si possono sfogare per «la mancanza di organizzazione » e puntare il dito contro Casaleggio e Grillo: «Ormai pensano solo all’implosione del Movimento in barba a tanti bravi ragazzi che nel progetto c’hanno messo il cuore...».Il guru dell’antipolitica, insomma, si metta in guardia: il suo movimento, infatti, può perdere una stella da un momento all’altro.
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