Nonostante le rassicurazioni del premier Mario Monti che soltanto il mese scorso aveva tranquillizzato gli italiani - «è possibile che a settembre lIva non aumenti ancora» - nei giorni scorsi ci ha pensato il viceministro allEconomia Vittorio Grilli a gelare i contribuenti: «Non ci sono tesoretti», ha spiegato. E così, come previsto dal decreto «salva Italia», dal primo di ottobre lIva - che già aveva subito un aumento di un punto percentuale per mano del governo Berlusconi - salirà nuovamente: al 12% laliquota ridotta e al 23% quella ordinaria. Una «mazzata» che dovrebbe portare un gettito totale di circa tre miliardi di euro. Le associazioni dei consumatori hanno già fatto i conti in tasca agli italiani chiamati a fronteggiare lennesimo salasso, che nella fattispecie sottrarrà in media 400 euro a famiglia ogni anno.
In particolare il Codacons calcola che la stangata sarà di 352 euro annui per una famiglia di 2 persone e di 418 euro per una famiglia di 3 componenti. «Con un Paese in recessione e i consumi in stallo, - dice Confesercenti - lulteriore aumento gelerà di nuovo i consumi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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