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Arresto Sallusti, la reazione dei giornalisti

E il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi, torna a criticare la normativa italiana "vecchia e superata"

Arresto Sallusti, la reazione dei giornalisti

"Sono rammaricato per l’epilogo della vicenda - dice il segretario della Fnsi Franco Siddi - che però è in questo momento di procedura penale, rimane ovviamente il fatto della sproporzione che esiste in una legge che prevede il carcere per reato a mezza stampa. Non c’è nessuna proporzione tra un articolo di giornale e la privazione della libertà personale. Abbiamo chiesto una legge che escludesse il carcere ma il provvedimento alla fine era diventato ritorsivo, ora la saggezza e il buon senso, come quelli del procuratore nell’applicazione della legge, prevalgano. Rimaniamo fermi sui principi, non cambieremo mai linea. Per risolvere questioni - conclude - non serve la propaganda e neanche l’esasperazione delle situazioni".

Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti, scrive su Facebook: "La polizia che entra in una redazione per un arresto è un atto di violenza che non ha precedenti. Sallusti con la sua scelta continua a sottolineare l'esistenza di un problema reale che riguarda migliaia di giornalisti che non hanno la sua notorietà".

"Arrivare a una misura coercitiva è davvero insensato - ha detto Enrico Mentana -. Purtroppo questa è la inevitabile conclusione di una vicenda insensata. È insensato che un giornalista venga arrestato per omesso controllo per diffamazione. I reati a mezzo stampa o cagionano gravissime conseguenze alla persona diffamata o non ha senso parlare di misure di questo tipo". Il direttore del Tg La7 prosegue: "Non si è visto il grave effetto della diffamazione. Il magistrato non mi sembra sia stato costretto ad andarsene...". Per Mentana "sono già gravemente colpiti da una forte multa il giornalista, il direttore del giornale e il giornale. Quindi una misura coercitiva così è insensata, ma per tutte le categorie, anche se parliamo di un macellaio. Non vorrei che questa misura sia un ammonimento alla categoria dei giornalisti dai poteri forti. Giornalisti che devono stare buoni".

Il direttore del Corriere della sera, Ferruccio De Bortoli, ha scritto su Twitter: "L'arresto di Sallusti una brutta pagina della storia del nostro Paese, la mia solidarietà al direttore del ".

La notizia dell’arresto di Sallusti è "l’epilogo di una vicenda molto grave che interroga innanzitutto il parlamento che non ha saputo riformare la legge sulla diffamazione", sostiene l’esecutivo dell’Usigrai, secondo cui "veti incrociati e interessi di parte hanno impedito una revisione delle norme a tutela dei diritti dei cittadini e hanno rischiato addirittura di mettere una toppa peggiore del buco". L’Usigrai "continuerà ad essere al fianco della Fnsi in tutte le azioni di mobilitazione per affermare che la diffamazione non può essere mai punita con il carcere".

Il direttore de Il Sole 24 ore, Roberto Napoletano: "Chi mette in gioco la sua libertà personale con gesti forti, come ha fatto e sta facendo Sallusti, per porre una questione di principio che riguarda la libertà e il modo di fare informazione in Italia, merita rispetto, soprattutto, perché mette a nudo ancora una volta l’inadeguatezza avvilente con la quale la politica ha voluto affrontare, anzi non affrontare, un problema così delicato". E aggiunge: "Davvero una brutta pagina per il Paese.

Piena solidarietà a Sallusti".

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