IL BANCHIERE LICENZIATO

Io il «corvo» del Vaticano? «Querelerò» chi mi ha accusato di essere tra i responsabili della fuga di notizie e della sottrazione di corrispondenza di papa Benedetto XVI, Ettore Gotti Tedeschi (nella foto), ex presidente dello Ior, all’indomani del suo licenziamento dalla guida della banca vaticana, ha preannunciato azioni legali nei confronti di chi lo ha indicato tra gli artefici di «Vatileaks».
«Sono dibattuto tra l’ansia di spiegare la verità e il non voler turbare il Santo Padre», ha detto senza fornire ulteriori dettagli sui contrasti (soprattutto in materia gestionale) con la Segreteria di Stato della Santa Sede che hanno portato al voto di sfiducia nei suoi confronti.

«Il mio amore per il Papa prevale su ogni altro sentimento, persino di difesa della mia reputazione che vilmente viene messa in discussione», ha aggiunto Gotti Tedeschi implicitamente confermando le indiscrezioni emerse giovedì. La fedeltà del banchiere al Sommo Pontefice ha prevalso sui sentimenti di rivalsa.