Basta con le torture ai cani Sequestrato il lager Green Hill

Basta con le torture ai cani Sequestrato il lager Green Hill

Dall'Europa all'Africa, dall'America al Vietnam, le colline di tutto il mondo sono state, in tutti i tempi, teatro di battaglie fondamentali per la vittoria o la sconfitta di qualche guerra. Anche la Verde Collina di Montichiari (Brescia) ha forse assistito a una battaglia decisiva e non per opera di pochi «disperati», ma per l'affondo delle truppe regolari.
Dunque Green Hill (Verde Collina), la nota azienda che alleva cani di razza beagle per i laboratori di vivisezione è stata posta sotto sequestro dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato e del Nirda (Nucleo investigativo per i reati in danno degli animali) su disposizione della procura di Brescia. Le notizie arrivano frammentarie e volutamente «ovattate» da Montichari dove, da molto tempo ormai, gli animalisti presidiano l'azienda, l'unica rimasta in Italia ad allevare cani da inviare sui tavoli della vivisezione. Il 28 aprile scorso i presidi si sono tramutati in un vero e proprio raid con tanto di forzatura di reti e porte e alcuni cuccioli sono stati «espropriati». Le immagini dei piccoli Beagle in mano agli animalisti trionfanti hanno fatto il giro del mondo e la «faccenda Green Hill» ha cominciato ad assumere una valenza anche politica di tutto riguardo. Presto infatti il Senato sarà chiamato a pronunciarsi su quello che è ormai noto come «emendamento Brambilla» (dal nome dell'ex ministro del Turismo) che chiede il divieto di allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione il costante uso dell'anestesia per qualunque esperimento.
Le operazioni delle forze dell'ordine hanno portato tre persone a essere indagate per concorso in maltrattamento di animali, mentre non è ancora noto, con precisione, il numero di cani presenti (si parla di 2700) posti sotto sequestro con i rappresentanti dell'azienda, il sindaco di Montichiari e la locale Usl, nominati custodi giudiziari. I beagle dunque rimarranno in azienda e le informazioni che li davano per liberi nelle prossime ore giungono da fonti inattendibili.
Molto soddisfatta Michela Vittoria Brambilla, nota per la sua attività animalista: «È il segno che qualcosa sta cambiando in Italia. Il motivo per cui la sperimentazione sugli animali viene mantenuta è solo di tipo economico». Le fa eco Brigitte Bardot, animalista convinta. «È la prima buona notizia dell'anno e sono contenta che arrivi dall'Italia, il mio Paese del cuore». Anche il ministro delle politiche Agrarie, Mario Catania ha espresso soddisfazione: «È nostro preciso dovere fare in modo che vengano rispettate tutte le norme a tutela del benessere degli animali. Tutti gli esseri viventi meritano rispetto, a maggior ragione quando si tratta di animali con un rapporto secolare con l'uomo come i cani. Per questo voglio esprimere il mio plauso per l'intervento del Corpo forestale che ha portato al sequestro dell'azienda».
La notizia della chiusura di Green Hill e delle accuse di maltrattamento arriva un po' a sorpresa, visto che le indagini precedenti dell'Usl e le ispezioni disposte dal ministero non avevano trovato nulla di anomalo. Tant'è che quelli di green hill ora protestano: «Siamo sconcertati per questo clima persecutorio.

La nostra attività non ha altro scopo se non quello di allevare animali destinati alla ricerca scientifica E ogni riferimento ad attività di allevamento dei cani destinati alla ricerca cosmetica è semplicemente privo di fondamento».

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