Non ci sono molte alternative. O il Pd accetterà di fare un governo con il Pdl oppure si andrà a votare. Silvio Berlusconi lo ribadisce, ospite de La Telefonata, e invita il segretario democratico Pier Luigi Bersani a prendere atto della situazione. "È assurdo che Bersani continui ad inseguire i grillini che gli hanno già detto di no molte volte anche con sberleffi due, tre volte al giorno", ha spiegato il Cavaliere.
Che poi ha aggiunto: "Come ho detto ai nostri 300mila sostenitori in piazza o il Pd cambia linea a 180 gradi e si rende disponibile ad un governo con il Pdl e contemporaneamente dichiari di volere un moderato al Colle oppure si torni al voto al più presto". Nel caso la sinistra dovesse occupare pure il Quirinale, "noi con i nostri senatori bloccheremo il Senato e quindi il Parlamento e porteremo la protesta in piazza perché questo sarebbe un golpe in Italia".
Berlusconi smentisce categoricamente la possibilità che ci sia un appoggio della Lega Nord al governo di Bersani. Perché "la Lega è con noi come è logico che sia ed andremo insieme alle consultazioni con Bersani". E al segretario Pd, Berlusconi ha rivolto un appello alla ragionevolezza: "Bersani non ha possibilità
di mettere su un governo con grillini "comperati" rispetto al programma che vuole Grillo perché noi non lo accetteremo e lo impediremo. Il Pd non può pensare di mettere da parte un terzo degli italiani senza farli contare al governo e senza che ci sia la possibilità di un accordo per un uomo di garanzia per tutti alla Presidenza della Repubblica".
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