Berlusconi: "Monti con compagni che glieli raccomando Sarà uno dei tanti leaderini"

Silvio Berlusconi precisa: "Commissione d'inchiesta? Mai fatto nessun riferimento a Napolitano". Poi attacca Monti: sarà soltanto uno dei tanti leader di piccoli partiti. Nel Pdl niente magistrati: "Grasso? Non lo avrei candidato". Ingroia? "Ideologicamente di estrema sinistra"

Berlusconi: "Monti con compagni che glieli raccomando Sarà uno dei tanti leaderini"

Silvio Berlusconi torna a ribadire, in un'intervista con RadioNorba, tutti i suoi dubbi sulla candidatura politica di Mario Monti, L'ex premier non è convinto che la coalizione di centro possa fare dell'attuale primo ministro un nome conto. Pensa anzi che lo renderà "uno dei tanti leader o leaderini che affollano il campo della politica", soprattutto per colpa di "compagni di viaggio che glieli raccomando".

La salvezza dell'Italia - dice Berlusconi - passa per altre vie. Precisamente per "la maggioranza in Parlamento" di uno dei due partiti principali. Una situazione simili risparmierebbe discussioni su "ogni cosa con i piccoli partiti".

Il Cavaliere non è convinto neppure della candidatura del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso nelle file del Partito Democratico. Stima a parte - "è un tipo di magistrato ben diverso dagli Ingroia o dai Di Pietro o dai Caselli" - avrebbe preferito "non vedere un uomo come lui scendere in politica". Berlusconi ha anche annunciato che nel Pdl non ci saranno magistrati.

Poi in serata ai microfoni Radio 24 precisa le sue dichiarazioni in merito all’ipotesi di una commissione d’inchiesta sulla caduta del suo governo nel 2011: "Non ho mai fatto alcun riferimento al ruolo di Giorgio Napolitano".

Poi il cavaliere non risparmia un attacco ad Antonio Ingroia: "I cittadini italiani hanno già capito, e anche gli elettori di sinistra stanno cominciando a capire, che la magistratura utilizza il potere giudiziario per abbattere, per cercare di fermare, quelli che considerano loro avversari politici. Nella magistratura ci sono tantissimi giudici che sono integerrimi e ci sono dei giudici, che appartengono soprattutto alla corrente di sinistra di Magistratura democratica, che fanno un uso improprio del potere - aggiunge - Cito per esempio il pm Ingroia, diventato ora un leader politico. Ingroia aveva nelle mani un’indagine delicatissima, quella dei rapporti tra Stato e mafia, e poi entrando in politica ha palesato il suo essere uomo di estrema sinistra.

Bene, pensiamo a questo stesso personaggio come ragionava, essendo di estrema sinistra, quando faceva ancora il pm - conclude - Vengono i brividi a pensare che ci siano dei pm che, come Ingroia, siano ideologicamente degli estremisti e che questo estremismo non possano far altro che portarlo nei loro giudizi, nelle indagini o nelle cause cui si applicano".

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